Spari e bombe, in un mix di silenzio e paura. Torre Annunziata è una città sotto l’assedio della nuova camorra. Diversa da quella sanguinaria degli anni ’80, ma che fa male allo stesso modo. Da inizio 2018 a oggi, sono 28 gli episodi “intimidatori” avvenuti in città: esplosioni contro attività commerciali e abitazioni. Un fenomeno che, analizzando i dati, subisce una impennata in determinati periodi dell’anno.
TORRE SUD SOTTO ASSEDIO. Gli episodi parlano chiaro. A essere nel mirino dei “bombaroli” è soprattutto la parte meridionale di Torre Annunziata. A esclusione di due avvenimenti (spari in via XXIV Maggio e bomba alla macelleria in via Poerio entrambi avvenuti nel 2018), la zona maggiormente colpita è quella storica della città oplontina. Non sono mancate intimidazioni multiple, come quella al “Bar degli Amici” in via Fortuna, finito nel mirino in due occasioni. Torre Annunziata ha avuto paura perfino la sera di Pasquetta, quando a saltare in aria è stata la salumeria “Eccomi qua” in corso Vittorio Emanuele. L’ultimo avvenimento, in ordine cronologico, lo scorso giovedì a “Il Frutteto”, attività di nuova apertura in via Cuparella. Attenzionati, quindi, gli esercizi alimentari, ma non è stata tralasciata nemmeno la storica edicola in via Plinio. In tanti hanno deciso di chiudere, a cominciare dalla macelleria di via Poerio ai proprietari di “Fredda Idea” in via Carminiello, colpiti da raid incendiario. I loro gridi d’aiuto sembrano rimasti inascoltati, a dimostrazione di un commercio che si sta impoverendo sempre di più.
ATTI INTIMIDATORI CON L'APPROSSIMARSI DEL 22 OTTOBRE E NATALE. Il racket silenzioso di Torre Annunziata si è dimostrato particolarmente attivo nei giorni precedenti la festa patronale e in quello natalizio. Il 21 ottobre di un anno fa, giorno precedente la processione della Madonna della Neve, a saltare in aria fu un negozio di detersivi in corso Vittorio Emanuele, proprio nei pressi della sede comunale di Palazzo Criscuolo. Nel corso del passaggio della Vergine Bruna, i pescatori fermarono il Quadro proprio in segno di vicinanza verso i commercianti. Mentre qualche giorno prima fu gravemente danneggiata una pescheria, situata proprio a ridosso della Basilica. Tra novembre e dicembre si sono contati almeno 7 episodi, un dato sconcertante visto che si parla di un momento nel quale gli esercizi commerciali provano a sfruttare il momento per tirare su qualche soldo in più.
LA BOMBA IN PIAZZA IMBRIANI. Di particolare risalto è stato anche il ritrovamento della bomba a mano di origine serba in un cassonetto della spazzatura di piazza Imbriani, lo scorso 31 ottobre, da parte del mendicante Pasquale Gallo. L’uomo portò in giro l’ordigno, rischiando di fare una strage tra le persone presenti. Solo il provvidenziale intervento degli artificieri mise fine a questa vicenda assai anomala.
ZERO DENUNCE. In tutto ciò il bilancio è stato di 2 feriti, nessuna denuncia ed un arresto. Numeri significativi per sottolineare quanto regni l’omertà a Torre Annunziata. Libera e l’Osservatorio hanno organizzato varie attività di sensibilizzazione, che finora non hanno sortito effetti.
Questa camorra sarà pur diversa e debole, ma fa tanta paura poiché genera un silenzio più che mai assordante.
Spari e bombe, in un mix di silenzio e paura. Torre Annunziata è una città sotto l’assedio della nuova camorra. Diversa da quella sanguinaria degli anni ’80, ma che fa male allo stesso modo. Da inizio 2018 a oggi, sono 28 gli episodi “intimidatori” avvenuti in c...
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