Nuova bufera su Tony Marciano. Il cantante di Torre Annunziata ha partecipato, assieme a Enzo Caradonna e Dominig Meg, al pezzo “Nun me pento”. Il brano è stato pubblicato sulle varie pagine social e su Youtube circa un mese fa.

Il titolo della canzone non lascia spazio a interpretazioni. Si ascoltano le sirene delle forze dell’ordine, affermando di stare zitto, malgrado la detenzione (“Io soffro ma sto zitto”).  L’attacco è arrivato da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale del gruppo Europa Verde. “Purtroppo non è la prima volta che ci imbattiamo in cantanti neomelodici che corrispondono esattamente al profilo dei protagonisti di quel mondo criminale che essi raccontano. Nelle scorse settimane abbiamo denunciato pubblicamente la canzone di Daniele De Marino dal titolo molto esplicativo ‘Si nu pentito’. È inquietante e altamente preoccupante come i clan possano attraverso la musica e le serate celebrare i boss, gli affiliati, lanciare attacchi ai pentiti e magari anche reclutare uomini ed esaltare la vita criminale. È anche per questo che sempre più giovanissimi si ritrovano ad inseguire falsi miti e a prendere come modelli di vita criminali, delinquenti e boss. Questa celebrazione e cultura della camorra va fermata, crediamo che sia urgente introdurre la legge contro i reati di apologia di mafia e camorra che abbiamo proposto tramite il consiglio regionale campano al governo nazionale perché la situazione sta sfuggendo di mano”.

Nel 2012 Tony Marciano venne arrestato per un’operazione riguardante il traffico di hashish proveniente dall’Olanda. Dopo essere stato anche in carcere, il cantante di Torre Annunziata ha ottenuto nell’ottobre del 2016 l’annullamento della condanna da parte della Corte di Cassazione.

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