La consigliera comunale Angela Nappi lascia il gruppo “Torre Insieme” e passa all’opposizione. La maggioranza che sostiene il sindaco Enzo Ascione si fa sempre più risicata e l’approvazione del Bilancio e il futuro dell’amministrazione sono seriamente a rischio. Al momento sono nove (compreso lo stesso primo cittadino), i voti certi sui quali il sindaco può contare e mettere la mano sul fuoco. Sugli altri è tutto un rebus.

A rompere gli equilibri è stata l’ufficializzazione della giunta di due giorni fa. La consigliera, eletta nel 2017 con una civica, non ha accettato l’accordo tra il sindaco e il consigliere Bruno Avitabile sul nome da portare in giunta (Luisa Refuto, ndr). Da qui la decisione di lasciare la maggioranza e comunicare la decisione con una nota stampa. Nel documento la consigliera parla di “comportamenti incongrui del consigliere Bruno Avitabile e del sindaco”. “Ci sono state riunioni fatte con il primo cittadino sulla necessità di individuare soluzioni politiche di ampia visione che dovevano prescindere da scelte sui nomi – scrive la consigliera – e invece di tutto quello che ci siamo detti, l’unico risultato è stato piazzare un nome in giunta”.

IL RETROSCENA SULLE DIMISSIONI DELLA CAIAZZO

La rottura ufficializzata oggi in realtà parte da lontano. Comincia a metà maggio quando, nel corso di una riunione con il sindaco, il gruppo “Torre Insieme” sottolinea la necessità di creare una “Cabina di Regia per l’attuazione del programma e elaborazione di proposte per gli interventi di rigenerazione urbana". Un organismo aperto a professionisti, imprenditori e altri soggetti privati che, insieme alla pubblica amministrazione, dovrà garantire efficienza ed operatività”. Questo è quello che si legge nella delibera che viene poi approvata, ma in realtà si tratta semplicemente di un organismo creato ad hoc per dare visibilità politica a qualcuno. Una richiesta che il sindaco fa sua e trasferisce all’assessore all’urbanistica Stefania Caiazzo. L’architetto, individuata per portare a termine il lavoro sul PUC, sobbalza dalla sedia e boccia senza riserve un organismo “non contemplato da nessuna normativa, visto che il responsabile di tutto ciò è l’amministrazione e l’assessore al ramo” afferma la Caiazzo.

Nonostante la contrarietà del suo assessore, il sindaco fa la forzatura, giustificando la cosa come un mero atto politico senza valore, fatto per mantenere gli equilibri con il gruppo, e porta la delibera in giunta che viene approvata (la Caiazzo era assente). Il giorno successivo, dopo aver appreso la notizia dell’approvazione della delibera, l’assessore comunica al sindaco di voler dare le dimissioni.

La Cabina di regia, dopo essere stata approvata in giunta il 20 maggio, resta solo sulla carta. Un evidente bluff scoperto dalla consigliera Nappi che ha deciso così di lasciare la maggioranza e voltare le spalle al sindaco

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