“Bisognerà valutare l’impatto dell’opera fin qui realizzata e poi comminare la sanzione secondo quanto previsto dalla legge”. Il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano ha spiegato di cosa tratterà la prossima conferenza di servizi in Regione Campania messa in agenda per il prossimo 10 ottobre, relativa alla questione cisterne al porto di Torre Annunziata.

Dopo oltre due mesi e mezzo di attesa, la Regione darà seguito alla prima seduta istruttoria tenutasi il 10 luglio scorso sull’ampiamento del deposito di idrocarburi della Isecold. Alla seduta erano presenti il comune di Torre Annunziata, l’ufficio tecnico comunale, i vertici della Isecold, la Soprintendenza, l’Arpac e la Capitaneria di Porto.

La Regione in quell’occasione, ha acquisito tutta la documentazione, compresa quella inerente alla sanzione pecuniaria nei confronti della Isecold, prevista dall’articolo 29 del D. Lgs. 152/2006 per aver finora agito senza il certificato di verifica di assoggettabilità a Via (verifica di impatto ambientale, ndr). Secondo il Testo Unico Ambiente la sanzione va da 35mila a 100mila euro, oppure da 20mila a 80mila euro per chi, pur essendo in possesso dei requisiti richiesti, non ne osserva le condizioni ambientali.

Alla Regione il compito di valutare la sanzione pecuniaria da comminare in relazione alle opere fin qui realizzate, oltre alle documentazioni che dovrà esibire la Isecold. Solo allora si potrà giungere a una decisione: confermare l’annullamento e ordinando il ripristino dello stato dei luoghi, oppure chiedere all’azienda di produrre una nuova verifica di assoggettabilità a Via.


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