Torre Annunziata, caso Cmo. Lettera di 40 medici campani: "Salviamo struttura d'eccellenza"
Sottoscritto un appello pubblico inviato ai ministri Di Maio, Bonafede e Grillo e al Presidente De Luca
22-11-2018 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“La chiusura della medicina nucleare del Cmo determinerà danni a lungo termine non quantificabili”. E’ il grido d’allarme di 40 medici che hanno sottoscritto un appello pubblico per sostenere il Cmo di Torre Annunziata. La lettera, inviata a diversi ministri e agli enti locali e regionali, punta a sensibilizzare le istituzioni e a accendere nuovamente i riflettori su una vicenda che ha causato il licenziamento di circa 70 persone nelle scorse settimane.
“Siamo professionisti della sanità, uomini e donne con età, specializzazione ed esperienze lavorative diverse – è l’incipit della lettera – la nostra caratteristica comune è il Cmo. Al di là della questione amministrativa legale a noi preme far conoscere la valenza sanitaria e scientifica del Cmo per la sanità campana e non solo. Oltre 150mila pazienti e 600mila prestazioni l’anno, il 20% di questi che raggiunge Torre Annunziata da diverse regioni d’Itialia, soprattutto per quanto riguarda la medicina nucleare con apparecchiature PET di ultimissima generazione”.
Torre Annunziata, CMO: presentato il piano per salvare l’azienda
Consegnato al Tribunale il concordato preventivo. Non è previsto nessun taglio del personale
La lettera è stata inviata al Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio, al ministro della Salute Giulia Grillo, al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ai parlamentari del collegio Luigi Gallo e Virginia La Mura, al presidente della Regione De Luca, al presidente della Commissione Sanità regionale Stefano Graziano, al sindaco della Città Metropolitana Luigi De Magistris e al sindaco Vincenzo Ascione.
“Nei mesi scorsi – continua la lettera – al Cmo era attivo un fitto programma di prevenzioni gratuite da quella oncologica a quella di malattie croniche, che ha accolto un numero sempre crescente di pazienti. Proprio grazie alla prevenzione sono tantissimi i casi di persone che hanno scoperto malattie in tempo, riducendo le ospedalizzazioni e migliorando la qualità della vita di tanti pazienti. Attualmente nella struttura posta sotto sequestro ci sono due Pet e che naturalmente non possono essere utilizzate. Considerando che nella Asl di appartenenza sono tre quelle autorizzate, stiamo assistendo alla perdita di oltre il 50 % di esami da effettuare”. Un situazione grave giàù deficitaria in partenza visto che “presso questa Asl il fabbisogno della popolazione richiede quattro pet. La chiusura della medicina nucleare del Cmo mette in seria crisi il sistema per la diagnosi ed il follow up del paziente oncologico, abbandonato così al dolore e alla paura e con la speranza negata della vittoria nel gioco tra la vita e la morte”. La lettera si conclude con un appello. “Confidiamo nella Giustizia e chiediamo la vostra attenzione perché pretendiamo che un’eccellenza della buona sanità come il CMO venga salvata e salvaguardata per la popolazione ed i tanti pazienti e per non costringere tanti giovani professionisti ad abbandonare il nostro territorio e, come ennesimi cervelli in fuga, arricchire di professionalità paesi a noi lontani”.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"