Il lucchetto divelto ed il contatore dell’acqua rimosso. È quanto sta succedendo nelle case di molti cittadini di Torre Annunziata. Non sono vandali o giovani che si divertono con scherzi molto pesanti, come qualcuno ha anche immaginato, ma è addirittura la Gori, la società che gestisce gli impianti e si occupa della distribuzione dell’acqua pubblica.

È l’ultima frontiera della repressione per le persone che non pagano in tempo le bollette e per i morosi. La storia, però, secondo alcuni malcapitati, è molto differente.

“La bolletta, come già accaduto in passato, non mi è arrivata – racconta una signora – Purtroppo, questa volta, avendo mamma allettata, non sono riuscita ad andare nell’ufficio per chiedere chiarimenti e mi sono ritrovata, da un giorno all’altro senza acqua, senza contatore e senza nemmeno conoscerne il motivo. Solo dopo ho capito”. In effetti, per domandare anche solo informazioni allo sportello Gori bisogna tenersi liberi l’intera mattina, se va bene, vista la fila di persone che l’affollano ogni giorno.

Storie come queste, all’ufficio del civico 283 di corso Umberto I (dove è ubicato l’ufficio Gori, ndr.), si susseguono e si rincorrono. “Anche a me è capitato”, mormora un uomo con qualche situazione pregressa di morosità. “Ho sempre pagato puntuale – esclama un signore sulla sessantina – eppure, per l’ultima bolletta pagata in ritardo, hanno staccato il mio contatore. Oltre il danno anche la beffa di dover spendere 50 euro per uno nuovo”.

Infatti, una volta staccato il contatore dell’acqua, per l’allaccio di uno nuovo occorre pagare 50 euro e saldare le morosità pregresse. Ormai, sempre più persone sono insospettite dal ‘ritardo’ delle bollette che a molti sta costando questa spesa aggiuntiva. “Non vorrei – dice un anziano – che fosse voluto per far girare la loro economia e gravarci di un’ulteriore spesa”.

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