Torre Annunziata. Chiesa e omosessualità: alla SS. Trinità l’incontro per sfatare ogni “tabù”
Il percorso di fede di tutti quei genitori cristiani dopo il coming out dei loro figli
28-05-2023 | di Redazione
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Genitori insieme per sfatare ogni tabù. La Parrocchia Santissima Trinità di Torre Annunziata si è offerta di sensibilizzare i suoi fedeli sul tema dell’omosessualità tramite un incontro in cui sono riuniti tutti coloro pronti ad accogliere le storie del percorso di fede di tutti quei genitori cristiani dopo il coming out dei loro figli.
Il parroco Don Ciro Cozzolino ha ascoltato le storie di due coppie di genitori aventi figli omosessuali. In un clima di serena armonia e pura compassione essi hanno potuto raccontare il modo in cui il coming out dei propri figli avesse stravolto completamente la loro vita e della paura subentrata a causa di una società meschina e poco acculturata.
La consapevolezza di non essere accettati, di essere “diversi”, di rappresentare una “vergogna” per la propria famiglia, costituisce una situazione invalidante per tutti coloro che sentono un’attrazione verso persone dello stesso sesso. Le lacrime di commozione e la voce tremante di quei genitori pronti a fare di tutto per aiutare i propri figli, i sorrisi per la serenità ritrovata e la volontà di educare la massa in merito a questo determinato argomento, ha riscaldato l’atmosfera di un ambiente adibito all’attività religiosa per il raggiungere un obiettivo più ampio: ricondurre tutto alla parola di Dio.
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Don Ciro Cozzolino assieme alla sua comunità ha voluto tenere a mente questo ideale avviando un’opera di sensibilizzazione che non si è fermata neanche dinanzi al covid e continuerà a ripetersi nei mesi a venire per sconfiggere il taboo dell’ignoranza e della malevolenza, fermare qualsiasi tipo di sopruso e ribadire a pieni polmoni che la chiesa e tutta la sua comunità accetta tutti coloro definiti “diversi” dal grande mostro della disinformazione. Tutti siamo fratelli, tutti abbiamo dei sentimenti e tutti hanno il dovere di rispettare, comprendere e non giudicare le scelte di vita altrui, tenendo bene a mette che se Gesù porgeva la mano a chiunque richiedesse il suo aiuto, non è comprensibile che un uomo non riesca o possa fare altrettanto con un suo simile, qualunque sia il suo orientamento sessuale, la sua ricchezza o condizione sociale. (A cura di Giada Cuomo)
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