Chiude il centro di neuropsichiatria infantile a Torre Annunziata. La decisione da parte dell’Asl Na 3 Sud di chiudere il presidio guidato dalla dottoressa Giulia Civitenga in via Iacono, ha subito riscontrato una forte protesta da parte cittadini. Il centro era infatti un punto di riferimento per gli utenti del territorio.

Così è nata l’idea di creare una petizione popolare online per tenere vivo l’interesse e evitare la fine di un presidio cruciale per i bambini, che dovevano usufruire di un servizio.

“Non possiamo tacere -c’è scritto in una nota diramata dall’assistente sociale Rino Balzano- Lo storico ambulatorio di via Iacono ha sempre accolto i minori e le famiglie di Torre Annunziata, anche quando alle innumerevoli domande dell’utenza, dei dirigenti scolastici, dei coordinatori del sostegno, degli assistenti sociali dell’ambito, dei centri di riabilitazione e delle case famiglie è rimasta da sola come medico la dottoressa Giulia, accompagnata dalla psicologa Daniela.

Il servizio è riuscito a rispondere ai bisogni del territorio grazie alla grande professionalità  e dedizione dell’assistente sociale Elvira e delle infermiere Anna ed Emanuela che hanno saputo accogliere ascoltare e gestire le priorità dei minori afferenti all’ambulatorio (bambini con sostegno scolastico specializzato per diverse disabilità, bambini collocati nelle case famiglia, minori con problemi psichiatrici etc)

Nell’ultimo anno finalmente una luce, grazie alle scelte della dirigenza dell’Asl Na 3 Sud a seguito di concorsi pubblici,  c’è stato l’arrivo delle nuove risorse la psicologa dott.ssa Ines e la logopedista dott.ssa Manuela così il servizio è riuscito a dare risposte più celermente. 

Mi sono rivolto, come di consuetudine in qualità di assistente sociale, per un ragazzino ospite della Casa famiglia ed ho constatato che gli operatori tutti sono fortemente provati  da circa 10 giorni il caos in attesa che la Neuropsichiatria Infantile venga collocata in sede idonea a rispondere ai bisogni dei minori, gli spazi sono stati ulteriormente  ristretti, le due  stanze lasciate per l’ambulatorio non dispongono di linea telefonica per comunicare con l’esterno, la postazione cup di fatto disattivata e si apprende che tanto le infermiere che l’assistente sociale memoria storica del servizio non potranno  collaborare con la dott.ssa Giulia.

I cittadini tutti sono rammaricati per quanto sta accadendo e non si comprende la logica di rendere disfunzionale uno dei servizi sanitari di qualità del nostro territorio da sempre operante a tutela della salute mentale dei bambini e degli adolescenti.  Si spera in un cambio rotta. Le firme potranno essere raccolte anche presso la nostra struttura dei Salesiani di Torre Annunziata e nelle scuole del territorio”.

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