“Una barbarie politica. Il consiglio comunale è uno strumento di confronto non di ricatto”.

Non usa mezzi termini Ciro Alfieri per commentare il documento scritto da una parte della maggioranza e indirizzato al sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione.

Una parte dell’assise ha deciso infatti di mettere alle strette in primo cittadino, da settimane ormai alle prese con la composizione della nuova giunta. L’ultima riunione interpartitica ha mischiato ulteriormente le carte in tavola, chiedendo infatti l’azzeramento della giunta. Una sorta di ultimatum, visto l’imminente consiglio comunale in programma lunedì prossimo.

Sul caos generato dalla richiesta è intervenuto il consigliere di opposizione Ciro Alfieri: “Questo documento è l’espressione autentica della sensibilità che la nostra politica dimostra in un momento così particolare come quello che stiamo attraversando. Se questi consiglieri avessero preso coscienza della loro incapacità di aiutare questa città ad uscire dignitosamente dai suoi atavici problemi, allora si sarebbe potuto giustificare questo documento. Torre Annunziata deve essere lasciata in mano a persone capaci, professionisti e con esperienza”.

Anche su questo punto si è concentrato il giudizio di Alfieri, in particolare riferimento alla nomina del nuovo assessore che lunedì farà il suo ingresso in giunta, Luigi Cirillo: “Non credo abbia le competenze giuste per ricoprire la delega alle politiche sociali – ha sentenziato Alfieri -. Lo avrei preferito al bilancio, vista la sua competenza in argomento. Gli auguro di fare meno danni possibili”.

Lo scenario in vista del prossimo consiglio comunale continua a rappresentare un rebus: dal sindaco nessun cenno a novità sulla richiesta di una parte della maggioranza, pronta a inscenare “mal di pancia” e disertare l’assise, inasprendo la polemica. Al primo cittadino il compito di rimettere insieme i pezzi e provare a portare a termine il suo mandato.