Torre Annunziata. Associazione mafiosa. La Corte d’Appello minorile ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione per Valentino Gionta junior, figlio del boss poeta Aldo nonché ex “primula rossa” del clan camorristico di via Bertone. Vale jr. (23), attualmente in cella al 41-bis a scontare una diversa condanna ad 8 anni, era alla sbarra con l’accusa di aver taglieggiato per conto della cosca alcuni imprenditori del Polo Nautico di Torre Annunziata.

Tra questi Pasquale Esposito, l’imprenditore “coraggio” (noto come “Garibaldi”) che nel 2010 ruppe il muro del silenzio, contribuendo agli arresti di nove estorsori dei clan Gionta e Gallo. Valentino junior, per i giudici, nonostante fosse minorenne era comunque in grado di tenere in mano le redini dei Gionta in compagnia di suo cugino, il baby-boss Salvatore Paduano, già destinatario di un’ordinanza di custodia per il pizzo ai danni di un’azienda nautica (la Peninsula Navis).

A confermare le “doti” di Vale jr., i “pizzini” inviatigli dal carcere dal padre Aldo. Messaggi chiari, in cui il boss poeta suggeriva all’erede naturale di imparare a “sparare con i kalashnikov” e di stare attento alle forze dell’ordine. Lo scorso 16 aprile, la Cassazione aveva “cancellato” la condanna ai danni di Valentino junior. I giudici di Roma avevano inviato gli atti del processo in secondo grado per “rivalutare alcuni elementi di prova a carico" dell’imputato. Ieri, la nuova condanna ai danni dell’ex “primula rossa” dei Gionta. I suoi legali stanno già vagliando l’opportunità di un diverso ricorso in Cassazione.

 

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