Torre Annunziata. Niente spari in aria o fuochi d’artificio stavolta, e non solo perché Palazzo Fienga ora è murato: ha saldato il suo conto con la giustizia Luigi Della Grotta, storico killer del clan Gionta, tornato in libertà per “fine pena” dopo la condanna a 23 anni di carcere subita nel ’92 per un chiaro omicidio di stampo camorristico. “Raid” eseguito in “tandem” nei pressi di una macelleria di via Castello.

Ma la vittima dell’agguato – secondo le frammentarie ricostruzioni di uno dei primi processi alla cosca di via Bertone – non pareva legato agli ambienti criminali; il movente restò infatti quasi nell’ombra e ad ordinare l’esecuzione non fu il super-boss Valentino Gionta.  

Niente spari in aria si diceva. Il ritorno a casa del fratello di Raffale “’o guappone”, 42enne ex latitante dei Gionta, acciuffato dalla polizia nel 2007 nascosto nella sua abitazione dietro una botola, per gli inquirenti non è stato salutato “a dovere” perché Luigi Della Grotta non avrebbe, oggi, più nulla a che vedere con gli ambienti criminali. L’ex killer starebbe infatti provando a rifarsi una vita onesta.

IL “LEGAME” CON IL CLAN. L’ultimo ritorno a Torre Annunziata ha fatto parlare. Perché Luigi Della Grotta è uno dei fratelli minori di Raffaele, ora in cella a scontare diverse pene definitive: uscirà dal carcere solo nel 2021. Ricercato da quasi due anni per associazione camorristica, Raffaele Della Grotta fu arrestato in via Castello nel giugno 2007. La polizia stanò il latitante a casa sua, in un soppalco chiuso da un doppio sistema di botole. Una di esse era persino coperta elettronicamente.

Nel nascondiglio c’erano poi tre pistole con il colpo già in canna. “O’ guappone” finì in manette con un altro dei suoi fratelli, l’allora 38enne Alessandro. Raffaele si nascondeva dietro una botola. Alessandro, invece, preferì “sparire” sotto la scrivania della sacrestia in Chiesa: quel giorno - per l’accusa – rubò 25 euro dalla cassetta delle offerte per i poveri, nella parrocchia dell'Immacolata Concezione in corso Vittorio Emanuele III.

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