TORRE ANNUNZIATA. Associazione mafiosa: processo da rifare in appello per Valentino Gionta junior. La decisione é stata assunta a sorpresa in Cassazione. I giudici di Roma hanno infatti annullato con rinvio la condanna, scattata da tempo per l'ex primula rossa di Palazzo Fienga. All'epoca, Valentino junior (24) era ancora minorenne.

PROCESSO BIS. Secondo gli inquirenti, Valentino Gionta junior (tuttora al carcere duro come suo padre Aldo, il boss-poeta di Torre Annunziata), nonostante fosse minorenne era già attivo nelle estorsioni e nel traffico di droga. Mercati illeciti controllati direttamente dal clan con base in via Bertone. I suoi avvocati, Nicolas Balzano e Roberto Cuomo, avevano presentato ricorso contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello minorile. Ieri, hanno ottenuto l'annullamento della sentenza per la “rivalutazione degli elementi di prova”. Valentino Gionta junior é stato appena condannato a un anno e 4 mesi per spaccio di hashish, senza l'aggravante del contesto mafioso. La droga viaggiava verso Scalea, in Calabria.

L'ARRESTO. I carabinieri posero fine alla sua latitanza il 27 novembre 2014. Valentino junior, nipote del fondatore della cosca di Palazzo Fienga, si nascondeva in un bunker ricavato all'interno di un appartamento del rione Provolera. Il bunker era accessibile da una botola con congegno elettronico per l'apertura e la chiusura. Valentino junior cercava di evitare le manette a casa dello zio di sua moglie, l'ergastolano Alfonso Chierchia.

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