“I provvedimenti del sindaco Vincenzo Ascione non fanno altro che dimostrare una sola cosa: è contro di noi”. Queste le parole di Emmanuele Sindona, portavoce dei lavoratori del Centro Medio Polispecialistico di Torre Annunziata che hanno creato il “Comitato Lavoratori Cmo – Art. 32 Libertà & Salute”.

Un astio scaturito dal tavolo tecnico di confronto del 13 settembre scorso e che ancora non è stato smaltito dai dipendenti dell’azienda sanitaria in via di licenziamento. Il motivo è il rigetto, da parte del comune di Torre Annunziata, dell’istanza di revoca di acquisizione dell’immobile sito al civico 9-11 di via Roma a patrimonio comunale.

A seguito del tavolo tecnico, a cui erano presenti, oltre ai periti nominati dal Cmo, anche il sindaco Vincenzo Ascione, il suo staff in compagnia del consulente legale nominato dal comune Flavio Bournique, era stato richiesto un po’ di tempo per presentare un’integrazione delle motivazioni alla richiesta di revoca di acquisizione a patrimonio comunale del plesso di medicina nucleare del Cmo, comprensiva di sentenze e atti giurisprudenziali. Una richiesta però respinta con una nota protocollata in cui si comunica  che “a seguito di approfondimenti effettuati dai competenti uffici comunali, sembrano non sussistere i presupposti normativi che consentono agli stessi di procedere alla revoca richiesta. Al riguardo si rappresenta, infatti, che gli uffici competenti hanno verificato che l'orientamento giurisprudenziale predominante sia amministrativo che penale ritiene irrilevante la pendenza di un sequestro ai fini della legittimità dell'ordine di demolizione, della sua eseguibilità e, quindi, della validità dei conseguenti provvedimenti”.

Un’altra mazzata che grava sulle speranze dei lavoratori del centro medico polispecialistico oplontino, che vedono il loro futuro lavorativo sempre più incerto. “Siamo furiosi con l’amministrazione comunale. Ci hanno illuso di avere un po’ di tempo a disposizione per preparare un’integrazione ma, per come hanno agito, avevano in mente già altri piani, che non tutelano minimamente il nostro lavoro”.

Tuttavia, dall’amministrazione comunale, sembra che qualsiasi decisione ancora debba essere presa: “Nell'ottica di salvaguardare l'occupazione dei dipendenti del Cmo – ha dichiarato nella nota il sindaco Ascione - si accettano ulteriori proposte, conformi alla vigente normativa in materia, che possano essere vagliate dai nostri uffici”.

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