TORRE ANNUNZIATA. 'Coca', crack e erba nel mobiletto di casa: condannata a 6 mesi (pena sospesa) Jessica Cirillo, la 23enne di via Giovine Italia nipote del più noto Andrea 'o sciacallo, affiliato al clan Gionta e finito in manette nel 2015 con l'accusa di gestire una fiorente piazza di spaccio proprio nel centro di Torre Annunziata. Andrea Cirillo, 51anni, sta ora scontando in carcere una pena di 3 anni e mezzo per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti.

LA NIPOTE-IL PROCESSO. Sua nipote Jessica, invece, nonostante la condanna inflittale dal giudice è tornata a piede libero (la 23 enne, dopo l'arresto, era infatti finita ai domiciliari). I carabinieri della stazione di Torre Annunziata, lo scorso 9 febbraio e soltanto con l'ausilio dei cani antidroga dell'unità cinofili di Sarno, scovarono all'interno della sua abitazione - alle pallazzine della cosiddetta 'ferriera' - 25 grammi di stupefacenti tra cocaina, crack e marijuana, oltre a un bilancino di precisione e vario materiale per confezionare le dosi. Jessica Cirillo nascondeva il tutto tra un mobiletto della cucina e un divano in soggiorno.

Scattato l'arresto, la giovane pusher ha poi affrontato un processo per spaccio. Il pm, per la nipote di 'o sciacallo, aveva chiesto una pena di 4 anni e mezzo, soprattutto per la 'varietà' di sostanze illecite occultate nel mobile della cucina. La difesa di Jessica Cirillo, assistita dall'avvocato Luciano Bonzani, è riuscita a dimostrare al giudice la modica quantità di 'coca' sequestratale dai militari. Strategia che ha determinato il forte 'sconto' rispetto alla richiesta di condanna.


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