TORRE ANNUNZIATA. ‘Coca’ e marijuana le nascondeva in un piccolo mobile della cucina: cinque anni e mezzo in appello a Teresa De Lorenzi, la 39enne “lady pusher” con precedenti di via Cavour. Questo il pesante verdetto di condanna, scritto dai giudici della Corte di Napoli. La difesa della donna, rappresentata dall’avvocato Luciano Bonzani, ha preannunciato ricorso in Cassazione.  

IL BLITZ. Trenta grammi di cocaina, 60 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione. Il blitz anti-droga andò a segno in serata al rione “Carminiello”. A stanare “lady pusher” – lo scorso 19 dicembre, poco dopo le ore 20 - furono i carabinieri del Nucleo di Torre Annunziata (diretti dal comandante Andrea Rapone). L’irruzione in casa la fecero due agenti. A tradire Teresa De Lorenzi, quel sabato sera, fu il vano tentativo di disfarsi della droga, gettata via maldestramente dalla finestra della propria abitazione. Il gesto venne notato da uno solo dei militari, nel frattempo di “copertura” all’esterno del portone d’ingresso.

DROGA FECE VOLO 7 METRI. “Fu il mio collega a trovarla sotto al portone. La droga, quella sera, volo giù per 7 metri”: questa la versione a processo dei carabinieri, che a metà dicembre irruppero al rione “Carminiello”. Il retroscena sul “volo” della cocaina e della marijuana costò a ladypusher - in primo grado - una condanna a cinque anni e mezzo. Pena confermata in toto anche in appello. 


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