TORRE ANNUNZIATA. “Nessuna prova che la droga trovata nella borsa fosse sua”: assolto. Il giudice del Tribunale di Torre Annunziata ha scagionato Raffaele Cirillo, 18 anni, che per l’accusa spacciava invece in Corso Vittorio Emanuele III. Il pm aveva chiesto per Cirillo la condanna ad 8 anni di carcere. L’avvocato del presunto baby-pusher, il legale Ciro Ottobre, è riuscito a dimostrare che le 52 dosi di cocaina, 12 dosi di eroina e 29 di marijuana, ritrovate dai carabinieri dopo aver perquisito la casa di Cirillo, “non erano nella sua disponibilità”.

La droga era nascosta all’interno di un ampio borsello, che la madre del 18enne avrebbe tentato di gettare giù dalla finestra dell’abitazione alla vista dei militari. La donna venne poi denunciata per favoreggiamento; la sua posizione resta al vaglio degli inquirenti, mentre il figlio (finito ai domiciliari a dicembre) è stato scarcerato. I carabinieri di Torre Annunziata sequestrarono, dopo il blitz in Corso Vittorio Emanuele, anche 955 euro in contanti.

In foto, la droga ed i soldi sequestrati dai carabinieri lo scorso 11 dicembre

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