Pena severa, ma giusta per l’equipe che operò Tommasina De Laurentiis. Condanna a 10 anni e 8 mesi. Mano pesante del giudice Fernanda Iannone nei confronti di Roberto Palomba. Il primario dell’ospedale di Boscotrecase, che è stato ritenuto colpevole di  omicidio colposo e falso ideologico, dovrà pagare anche una provvisionale da 100mila euro alle parti civili coinvolte nel procedimento che si è concluso oggi al Tribunale di Torre Annunziata.

Un sentenza giunta soltanto intorno alle 20, al termine di un’udienza straordinaria. Per la morte della giovane di Torre Annunziata, avvenuta l’8 marzo 2013, oltre a Palomba sono stati condannati a 2 anni e 4 mesi anche i chirurghi Alberto Vitale e Antonio Verderosa.

Le condanne del giudice Iannone sono anche superiori rispetto a quelle richieste dal pm, che aveva chiesto 4 anni e 8 mesi per il primario e 1 anno e 4 mesi per il resto della squadra di medici.

“E’ stato riconosciuto il macroscopico errore medico –ha affermato Gennaro Ausiello, avvocato che ha curato gli interessi di Elvira Avino, mamma di Tommasina- E’ stata riconosciuta la condotta criminale da parte di Palomba, che ha provato a insabbiare le immagini alterando la cartella clinica”.

Una sentenza di primo grado ‘coraggiosa e giusta’ quella definita dal legale della famiglia De Laurentiis, che però precisa. “Non facciamo manifestazioni di gioia per l’epilogo del procedimento. Per rispetto anche dell’imputato, ma in particolar modo di una giovane che non c’è più. Il giudice Iannone ha fatto uno sforzo immane per ricostruire tutto. Ha avuto enorme rispetto per il processo e le va dato atto. E’ stata una sentenza che ha rispecchiato appieno la nostra tesi difensiva. Chi doveva salvare Tommasina mentre stava morendo, stava pensando a come falsificare le prove”.

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