Non sono piaciute a tutti le dichiarazioni di Vincenzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata, sull’attuale situazione dei commercianti in città, in vista dell’apertura del Pompeii Maximall (domani in Villa Tiberiade ci sarà la presentazione del progetto).

A esprimere il proprio dissenso sulle esternazioni del primo cittadino è stato Giuseppe Manto, presidente della Confcommercio oplontina.

LE DICHIARAZIONI. Nel corso dell’intervista, rilasciata sul nostro settimanale, Ascione aveva affermato. “Il fatto che diverse attività abbiano chiuso è la dimostrazione che il motivo è la crisi generale e non un centro commerciale che ancora non esiste. Rispetto a 20 anni fa oggi l’e-commerce è una realtà quotidiana. Ritengo che i commercianti debbano riuscire a trovare nuovi meccanismi per attrarre clienti”.

LA REPLICA. Manto ha replicato così: “Il commercio vive in una città dilaniata dalla crisi e dalla disoccupazione. Ogni esercente deve far fronte al delinquente di tutti i giorni, ma deve anche lavorare in luogo dove in ogni angolo vige un totale stato di abbandono. Senza dimenticare l’abusivismo, in ogni sua forma. Negli scorsi mesi è stato infatti autorizzato un mercato fuori legge, che fa concorrenza sleale a tutte le attività. Inoltre non ha nessun requisito per essere svolto poiché sprovvisto di tutti i permessi necessari, compresi quello sanitari”. Poi ha aggiunto. “Che sindaco è uno che non risponde alle Pec della Confcommercio? Dobbiamo attrarre  clientela? Ma come si fa, quando per puro clientelismo viene fatto aprire un locale di 900 mq in centro cittadino? Torre Annunziata non è più all’altezza nemmeno di organizzare la festa patronale. Inoltre l’amministrazione pensa a come aumentare i parcheggi, pur sapendo che a breve il servizio verrà affidato”. Manto ha infine concluso così la sua critica nei confronti del sindaco. “E’ un bugiardo. Critica i piccoli commercianti e plaude agli imprenditori, perché secondo lui portano ricchezza. Ma non fanno alto che distruggere il centro commerciale cittadino. Da coordinatore di Confcommercio esprimo il fatto di essere vittima di una illegalità diffusa in tutte le sue forme. Se alle denunce e alle sollecitazioni, tramite Pec, non risponde nessuno, allora davvero questa città è destinata alla sua fine. Assieme all'associazione di categoria campana siamo pronti a scrivere al Governo”.

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