Scorrazzavano in giro per le stradine della “Provolera”, ma vengono notati da due agenti del Commissariato di Polizia di Torre Annunziata.

Gli agenti stavano effettuando normali controlli in città quando, nella serata di lunedì 8 gennaio, poco dopo le ore 20.00, notano 4 ragazzi in sella a 2 ciclomotori in atteggiamenti sospetti. Alla vista degli agenti, i ragazzi provano ad invertire il loro senso di marcia dandosi alla fuga, ma vengono raggiunti e bloccati poco dopo. Uno di essi aveva tra le gambe una pistola.

Immediatamente perquisiti, è stata rinvenuta il loro possesso una perfetta replica di pistola a salve modello 92 calibro 9x21 in acciaio lucido, completa di caricatore fornito di 4 cartucce a salve di cui una in camera di scoppio pronta per essere esplosa.

I ragazzi, tutti minorenni di 17, 16 e 14 anni, al momento del fermo, avevano l’arma in questione con il tappo rosso celato tra le gambe del più piccolo, nipote di uno degli esponenti del clan Gallo del quartiere "Penniniello", tale da occultarne la visione.

A seguito delle prime indagini, gli agenti non hanno escluso che i soggetti in questione possano essere i responsabili delle recenti "stese" registrate sul territorio di Torre Annunziata, incutendo un clima di paura tra i cittadini.

Dopo ulteriori controlli, i due minori alla guida dei ciclomotori risultavano sprovvisti di patente ed assicurazione: sono stati dapprima sanzionati con relativo sequestro dei motorini e poi affidati ai genitori.

Infine, denunciato in stato di libertà anche un altro pregiudicato torrese di 49 anni, D.G.A., responsabile di furto aggravato: aveva da poco rubato uno stereo da un'auto in sosta in Via Gino Alfani, successivamente restituito all'avente diritto.

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