Torre Annunziata, così Cafiero de Raho: “La gestione dei beni confiscati? Il problema è nell’Agenzia”
Il procuratore di Reggio Calabria ospite del convegno “Le misure patrimoniali contro le mafie”
11-06-2016 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata. “La gestione dei beni confiscati alle mafie? Il problema è nell’Agenzia. Negli anni ha perso di professionalità”. Ad affermarlo è Federico Cafiero De Raho, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, e intervenuto al convegno “Le misure patrimoniali contro le mafie”, organizzato dall'associazione forense “Noi Avvocati”. Il convegno si è svolto stamattina nell’aula Siani del tribunale di Torre Annunziata.
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“A gestire l’Agenzia – ha continuato De Raho – dovrebbero essere un prefetto o un magistrato. Loro, infatti, avrebbero le necessarie competenze tecniche”. Al dibattito, moderato dall'avvocato Massimo Autieri, è intervenuto anche il procuratore capo di Torre Annunziata, Sandro Pennasilico: “il problema è soprattutto di gestione – ha dichiarato - . I cittadini non riconoscono un bene comune nell’immobile confiscato alle mafie”.
Carmine Mocerino, presidente della commissione regionale anticamorra, ha aggiunto: “in Regione stiamo approntando un testo che renda più semplice la gestione dei beni confiscati”. Il convegno è proseguito con gli interventi del presidente del tribunale di Torre Annunziata, Luigi Pentangelo, del professor Alfonso Furgiuele, e degli avvocati Roberto Cuomo, Dario De Falco, Maria Formisano e Michele Riggi.
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