Torre Annunziata, così Cherillo gestiva la piazza di spaccio del rione Provolera
Il 37enne era ai domiciliari e si faceva aiutare dal cognato. Costante il lavoro degli agenti, che hanno ricostruito 600 episodi
04-06-2019 | di Gianluca Buonocore
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Una fitta rete di spaccio, con il rione Provolera di Torre Annunziata come punto di riferimento. Raffaele Cherillo, 37enne oplontino già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, è stato arrestato questa mattina nel corso dell’operazione condotta dagli agenti del commissariato guidati dal primo dirigente Claudio De Salvo, assieme ai colleghi di Castellammare.
La Procura di Torre Annunziata ha disposto una misura cautelare a carico di 13 persone (7 in carcere, 5 con divieto di dimora e 1 con obbligo di firma), tra cui proprio Cherillo, che risultava già essere ai domiciliari, e suo cognato Roberto De Pascale.
Torre Annunziata. Nuovo crollo alla Provolera: “Tragedia sfiorata”
Un edificio già interessato da precedenti cadute, frana anche sugli edifici circostanti. I residenti: “Abbiamo paura”
Tutto è partito da una violenza sessuale avvenuta, con la cosiddetta “droga dello stupro” in un noto ristorante del centro di Sorrento.
Da qui è emerso che l’avventore era uno dei clienti di Cherillo, che era già ai domiciliari per reati precedenti. Così sono stati rilevati ben 600 episodi di spaccio, per lo piu di cocaina, in quasi tutto il 2018.
Malgrado cambiassero più volte numero di telefono i messaggi scambiati erano piuttosto espliciti. Così gli agenti sono riusciti a ricostruire tutte le azioni del 37enne e di suo cognato.
Vari erano i punti di ritrovo a partire dall’uscita della superstrada, nei pressi dell'ospedale San Leonardo, fino al castello medioevale di Castellammare e alla stazione delle Circumvesuviana di Sorrento.
Entrambi sono finiti in carcere a Poggioreale.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"