“Se dovessero partire i lavori, scenderò in strada a presidiare personalmente l'area per impedire l'intervento. Ricordatevi che il sindaco è con voi e non vi lascerà soli”. A Torre Annunziata continua la battaglia per impedire l'installazione di un'antenna 5G in via Piombiera, nel quartiere Rovigliano. A unirsi alla lotta dei consiglieri comunali Maria Di Maio, Salvatore Monaco e Raffaele De Stefano è il sindaco Corrado Cuccurullo insieme all'intera assise cittadina, unita più che mai per tutelare i residenti della zona.

Stamattina i cittadini si sono uniti in un corteo di protesta, partito da via Piombiera fino agli uffici comunali, per avere risposte. Tra i partecipanti alla manifestazione una delegazione del consiglio comunale, il senatore Orfeo Mazzella, l'ex consigliere regionale Francesco Moxedano e il referente di +Europa a Torre Annunziata Antonino Muto. Ad accogliere i manifestanti è stato proprio il primo cittadino, che ha ribadito con fermezza la sua contrarietà all'installazione del ripetitore di Inwit S.p.a. “Abbiamo effettuato tre sopralluoghi in un sito alternativo individuato nell'area di Foce Sarno, dove c'è un terreno di proprietà comunale perfetto per l'installazione – ha dichiarato Cuccurullo ai cittadini in protesta - Le verifiche hanno dato esito positivo e i problemi posti dall'azienda sono facilmente superabili. Reputiamo ingiustificato questo ostracismo e non ci arrenderemo finché non sarà scongiurato l'intervento in via Piombiera”. Nel frattempo, al termine della manifestazione, è stato fissato un incontro programmato per oggi pomeriggio con il dirigente dell'Ufficio Urbanistica Gianfranco Marino.

Nei mesi scorsi, il Comune aveva sospeso l'autorizzazione per l'installazione del ripetitore, provvedimento poi annullato in regime di autotutela. L'ente oplontino, nel tentativo di limitare la permanenza dell'antenna in via Piombiera, ha deciso di non rinnovare la convenzione oltre i 18 mesi, che infatti scadrà ad aprile 2026. La vicenda, nel corso del tempo, è diventata sempre più intricata tra proteste e ricorsi al TAR. Uno degli impedimenti, che secondo Inwit non consentirebbe la costruzione a Foce Sarno, è la presenza di un ponte sul fiume sul quale non sarebbe possibile il passaggio di mezzi pesanti. “I problemi posti dalla società sono strumentali. Si nascondono dietro le scadenze del PNRR e le autorizzazioni concesse all'epoca dalla Commissione Prefettizia. Burocraticamente Inwit può procedere, ma perché farlo se c'è un sito alternativo? Attualmente siamo in contatto con i Project Manager e contiamo di trovare un accordo”, ha ribadito il sindaco.

La protesta si è conclusa con la piena sinergia tra amministrazione e forze politiche. “La nostra città non ha un piano antenne, e questo è grave. Sarò anche stavolta al fianco dei cittadini, perché la salute è un diritto che non deve essere messo in secondo piano. Mi batterò per avere le dovute risposte”, dichiara il senatore Mazzella, determinato a presentare un'interrogazione parlamentare sull'installazione del ripetitore a Rovigliano. 

 

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