Torre Annunziata. Cuccurullo all’attacco: “Alfano senza idee, solo polemiche e gossip”
Il candidato sindaco ringrazia chi l’ha votato e poi annuncia: “Continueremo a essere seri e concreti”
12-06-2024 | di Redazione
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A 48 ore dall’ufficialità dei dati che portano al ballottaggio a Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo candidato sindaco del centrosinistra ha ringraziato “gli 8.724 elettori che l’8 e il 9 giugno si sono recati alle urne per scegliere me come sindaco della nostra città. Abbiamo raggiunto un risultato elettorale pari al 42% e questo ci dimostra che la proposta politica che abbiamo portato avanti in questi mesi è stata apprezzata ma soprattutto compresa, dando così un taglio netto con il passato. La città ci ha dimostrato grande fiducia e ci impegneremo per onorarla con azioni concrete”.
Che campagna elettorale sarà, lo evidenzia egli stesso: “Così come ho cominciato, parlando dei problemi della città, delle possibili soluzioni da attuare e del nostro programma. Condurrò una campagna elettorale seria e concreta, evitando di farmi coinvolgere dalle polemiche sterili che invece non si sono mai fermate".
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Ma c’è dell’altro: “Nessuno si chiede perché alcuni candidati evitano ogni forma di confronto e non parlano mai di programmi e azioni reali per il bene di Torre Annunziata. Si parla di legami di parentela e non si evidenzia che con la coalizione di centrosinistra saranno elette 9 donne su 15 consiglieri di maggioranza, un fatto realmente straordinario e innovativo per la nostra politica. Non si rende conto che se vincesse la coalizione di centrodestra ci sarebbero gli stessi identici consiglieri della precedente amministrazione”.
Cuccurullo si scaglia anche sui presunti legami di parentela: “Non si sottolinea che eventuali consiglieri del centrodestra, con lo stesso cognome, potrebbero essere familiari. Si parla di legami di parentela addebitando responsabilità politiche al candidato sindaco, come se in una città con circa 40.000 abitanti e un’elezione amministrativa con 415 candidati, tra cui membri delle stesse famiglie, anche nello stesso schieramento, si dovessero allargare le stesse responsabilità a consanguinei ed affini. Si ignorano, poi, le incongruenze logiche espresse in conferenze stampa: se per il candidato sindaco del centrodestra il 58% dei cittadini non vuole il PD, è altrettanto vero che oltre il 66% non vuole Alfano e la sua coalizione”.
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