La notizia della chiusura del Politeama ha indubbiamente raccolto un’ondata di commenti sulla vicenda, vissuta come l’ennesimo schiaffo, ennesima perdita per la città.
Su questa lunghezza d’onda si è espresso anche Claudio Bergamasco, cittadino di Torre Annunziata ma anche presidente di un’associazione che ha nella cultura e senso civico due colonne portanti. “Indubbiamente la notizia segna la fine di un'epoca, dato che la località oplontina ha saputo essere protagonista in positivo in passato anche per la vasta e qualificata offerta di cineteatri sul proprio territorio”, ha spiegato. “Però certe dinamiche, come la crisi dei cinema, così come quella delle edicole, tanto per fare un altro esempio, andrebbero inquadrate in un contesto più ampio, che va ben oltre il declino della Città, che probabilmente ha inciso solo in parte”. Però la quartultima volta che sono andato al Politeama in sala eravamo in otto. La terzultima in quattro, l'ultima in due. Solo la penultima volta è andata, si fa per dire, leggermente meglio. Eravamo una ventina, veniva proiettato un film su Craxi. Si trattava in tutti i casi di film di cartello e di orari teoricamente di massima affluenza e, inoltre, mi riferisco al periodo pre-pandemico. Cari orfani del cinema a Torre Annunziata, la questione è semplice. Sono lacrime di coccodrillo, ipocrisia o incoerenza”.
E’ dello stesso avviso anche Michele Vitagliano, sindacalista della Cisl che ha vissuto gli anni d’oro della cultura e del cinema a Torre Annunziata. “E’ una sconfitta per tutti, in special modo della politica locale. Se prima si potevano avere anche degli aiuti e dei confronti su quali potessero essere le strategie di recupero per il Politeama, così come gli altri luoghi della cultura, oggi invece è venuta a mancare ogni forma di interazione tra cittadino e politica, per le ragioni che tutti sappiamo”. Lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche resta una ferita aperta. “Per questo rivolgiamo un appello al sindaco della Città Metropolitana. Del resto, si sa, un papà ha più attenzioni per i figli in difficoltà. Noi in questo momento siamo tutti figli in difficoltà. Speriamo che ci aiutino a risollevare questa città dal baratro in cui è sprofondata”.
La notizia della chiusura del Politeama ha indubbiamente raccolto un’ondata di commenti sulla vicenda, vissuta come l’ennesimo schiaffo, ennesima perdita per la città.
Su questa lunghezza d’onda si è espresso anche Claudio Bergamasco, cittadino di Torre Annunziata ...
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