Torre Annunziata, dal consiglio comunale un coro di no alle cisterne
Consiglieri di maggioranza e opposizione: "Difendiamo il territorio, no ad un altro scempio ambientale"
06-07-2018 | di Marco De Rosa
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"Questo consiglio si sta facendo per volontà della minoranza, non per merito di tutto il consiglio" denucia Davide Alfieri - Ora siamo qui per azzerare meriti e demeriti. Oggi la città ci chiede un solo impegno: no a questo scempio ambientale. Attiviamoci per questo. Rispettiamo la volontà dei cittadini altrimenti non abbiamo motivo di sedere su queste sedie. Non solo Isecold, ma anche i serbatoi presenti a via Roma, bisogna eliminare qualsiasi fonte d'impatto ambientale negativo".
11:55E' maturato una sensibilità collettiva verso un futuro da programmare che adesso dobbiamo fare nostro e metterlo in campo". Le parole di Maria Longobardi. "Abbiamo bisogno dell'assistenza della Regione Campania. Il PUA prevede un porto polifunzionale, con turismo e attività crocieristiche. Se c'è tutto questo allora perché ci sono autorizzazioni per le cisterne?
Bisogna fare presto, abbiamo bisogno di nuovi strumenti di programmare lo sviluppo e dare risposte agli imprenditori che hanno deciso di non andarsene dalla nostra terra".
"Noi vogliamo solo difendere questo territorio". Ad intervenire ora è l'ex vicesindaco e ora consigliere d'opposizione Ciro Alfieri. "E' utile fare chiarezza con l'istituzione di una commissione d'inchiesta e con l'utilizzo di un piano portuale adeguato alle prospettive turistiche di Torre Annunziata. Siamo disponibili a trovare un'intesa che ci faccia uscire da questo stallo. Plauso ai cittadini che hanno manifestato la loro opposizione, stimolando la discussione su un tema di interesse collettivo".
11:05"E' un dovere politico accendere un faro su alcuni progetti dannosi come le cisterne e la seconda foce del Sarno" A dirlo è il consigliere comunale di opposizione Pierpaolo Telese. "L'ampliamento dell'area destinata alle cisterne è incompatibile con qualsiasi vocazione di sviluppo. Questa è una città che ha costruito la sua fortuna in alcuni momenti storici che dobbiamo recuperare per spingerli verso il turismo, con scelte concrete. Manca il piano portuale, uno strumento imprescindibile per ogni tipo di sviluppo. Dobbiamo azzerare l'impatto ambientale, non raddoppiarlo. Se aumentiamo l'impatto ambientale, mortifichiamo non solo il territorio ma mettiamo una croce definitiva sul futuro di questa città. Non raccontarci frottole sul tema lavoro, perché non c'è posto di lavoro che tenga per salvaguardare il nostro territorio. L'Appello che rivolgo a maggioranza e sindaco - conclude Telese - è costruire un percorso politico comune e unitario, così come si è fatto con la questione Sarno".
No alle cisterne. Entra subito nel vivo il consiglio comunale di Torre Annunziata indetto per discutere, tra i vari temi all'ordine del giorno, anche quello relativo alla costruzione delle nuove cisterne di gasolio nel porto cittadino. All'esame dell'aula anche altri argomenti spinosi come la destinazione di Palazzo Fienga e la manifestazione d’interesse per l’acquisizione al patrimonio indisponibile del comune di Torre Annunziata di beni confiscati alla criminalità organizzata.
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Dopo le numerose proteste e i cortei organizzati con l'obiettivo di scongiurare il proseguimento dei lavori di ampliamento ai depositi di idrocarburi, tiene subito banco la questione ambientale.
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