“Viviamo in un’epoca in cui si è frainteso un concetto molto semplice e bello di Don Milani” ha affermato il preside Felicio Izzo mentre ha fatto gli onori di casa nell’Aula Magna- Auditorium del Liceo d’Arte “Giorgio de Chirico” al convegno denominato "Una e indivisibile: l’autonomia differenziata spaccherà l’Italia?”. “Siamo partiti dal concetto che non c’è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali tra disuguali, per approdare all’idea di dare parti disuguali a disuguali”.

Alla presenza di numerosi cittadini Claudio Bergamasco, presidente dell’Associazione “La paranza delle idee” ha aperto la discussione esprimendo la necessità di affrontare, attraverso anche tavole rotonde e momenti di incontro, accanto a temi di natura prettamente locale, argomenti di più ampio respiro, come  quelli riguardanti l’autonomia differenziata, il federalismo fiscale e il regionalismo avanzato. “La nostra è un’associazione giovane, costituita da pochi mesi, ma cerchiamo di essere molto attivi e propositivi. I temi affrontati stasera ci riguardano molto da vicino, non per riproporre la secolare questione meridionale, ma per affrontare con coscienza e lucidità il nostro presente e futuro prossimo”.

Nella stessa ottica Antonio Raiola, referente del “Comitato Nazionale contro l’Autonomia Differenziata”. “In questo periodo sono nati parecchi comitati, poi uniti in un unico coordinamento nazionale. Anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte e siamo qui per tenere viva l’attenzione su questo tema così importante”.

La giornalista Roberta Miele ha poi introdotto Salvatore Prisco, Professore di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università Federico II di Napoli e firmatario, con altri, tra costituzionalisti e il sostegno di tre presidenti emeriti della Corte costituzionale, di un documento su "Regionalismo differenziato, ruolo del Parlamento e unità del Paese". "Sono fortemente preoccupato per le modalità di attuazione finora seguite nelle intese sul regionalismo differenziato e per il rischio di marginalizzazione del ruolo del Parlamento, luogo di tutela degli interessi nazionali”. E prosegue “Abbiamo fatto appello al Presidente della Repubblica, ai Presidenti e componenti delle Camere affinché garantiscano il ruolo del Parlamento anche rispetto alle esigenze sottese a uno sviluppo equilibrato e solidale del regionalismo italiano, a garanzia dell’unità del Paese".

E poi intervenuto Marco Plutino, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Cassino: “La questione dell’autonomia differenziata deve essere risolta con onestà intellettuale, senso dell’unitarietà e univocità dello stato oltre la  volontà d’intervento operativo anteponendo il risultato superiore del bene autenticamente comune alla difesa del proprio ‘particulare’, quello che storicamente, nella nostra penisola, coincide con il collegio elettorale, il cartello di interessi della propria terra di provenienza e di “elezione”. 

Marco Esposito, Giornalista de “Il Mattino”  e autore del libro “Zero al Sud” , è andato subito al dunque: “Per quindici decenni si è discusso della Questione Meridionale. Ma con il federalismo fiscale il quadro è cambiato. Lo Stato ha misurato, Comune per Comune, fabbisogni, costi e servizi con l'obiettivo di attribuire a ciascun territorio le risorse corrette. I conteggi hanno dato un risultato inatteso: si pensava di far emergere la cattiva spesa del Sud e ci si è trovati davanti al dettaglio del profondo divario tra le due Italie. L'uguaglianza ha un costo miliardario e così si è imboccata la scorciatoia di piegare le regole in modo da attribuire al Sud meno diritti e meno soldi. Lo Stato invece di costruire gli asili nido o i binari dove mancano ha stabilito che, nei territori di tipo "B", quelli del Sud, il fabbisogno è zero, dimezzando la perequazione dove la Costituzione garantiva che fosse "integrale". Si è aperta la strada al federalismo differenziato, con maggiori autonomie, risorse e diritti nelle Regioni ricche”.

Tra gli altri intervenutii, Stefano Caldoro, Consigliere regionale di Forza Italia, già presidente Regione Campania, Mario Casillo, Consigliere regionale, capogruppo del Partito Democratico e Luigi Gallo, Deputato del Movimento 5 Stelle, Presidente Commissione cultura della Camera.

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