Oltre 300 persone hanno accolto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che nel pomeriggio è stato a Torre Annunziata, al Villaggio del Fanciullo di Rovigliano, per l’apertura della campagna elettorale di Pierpaolo Telese, candidato con DemA, liste di sinistra e civiche.

Il vostro paese chiede coraggio, onestà, passione e rottura del sistema”, ha detto il primo cittadino partenopeo a capo, anche, della Città Metropolitana. “Quando sono sceso in campo nel 2011 nessuno credeva nella mia vittoria – ha continuato – soprattutto perché ponevo come mia bandiera la questione morale. Invece, da 6 anni stiamo governando Napoli senza cedere ai ricatti, spesso contro i governi nazionali e regionali che ci hanno sempre detto di dover abbassare il livello di autonomia politica. Ma penso che se non l’avessimo avuta si sarebbero già preso Bagnoli”.

Il capo dell’amministrazione partenopea ha ripreso anche parte del suo ultimo post che ha lasciato ai social: “Ho richieste di interviste dai media di tutto il mondo che vogliono comprendere che sta accadendo a Napoli, il segreto della rivoluzione. Il segreto è nei nostri corpi. Oggi mi sento di ringraziare Napoli ed i napoletani. Quello che accade è una storia di amore, quello forte che i napoletani sentono per la nostra Terra. Ma attenzione, il cammino è ancora lungo e pieno di insidie, trabocchetti ed ostacoli”.

Interrotto diverse volte il discorso di De Magistris dagli applausi delle persone presenti, così come per il candidato sindaco Telese che ha iniziato ufficialmente la sua corsa alla fascia tricolore partendo dall’ex periferia industriale della città. “Alfieri ed Ascione sono due facce della stessa medaglia che per 7 anni e mezzo hanno governato insieme”. Ha detto, criticando le recenti inaugurazioni: “La bretella e villa Parnaso sono solo operazioni di facciata. Credo che bisogna partire da luoghi come questo, dove vive anche uno dei candidati sindaco, ma il cui degrado è la dimostrazione di come non si sia governato in questi anni”.

Affondi forti di Telese che è tornato sulla questione della compravendita dei voti, che aveva già denunciato alcuni giorni fa dal suo profilo facebook. “Dopo quanto ho scritto, qualcuno mi ha detto che il prezzo per ogni preferenza è stato alzato a 35 euro. Mi dispiace per chi dovrà spendere in più”, ha ironizzato. “A causa delle numerose liste che hanno messo in campo, se vince uno di loro di sicuro ci sarà l’ingovernabilità perché – ha concluso – dovranno rincorrere il singolo consigliere tutti i giorni”.

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