Agiscono di notte mentre tutti dormono. Poi dopo il boato torna la paura. E’ dallo scorso marzo che Torre Annunziata sta ricominciando a vivere in un clima di terrore. L’esplosione di mercoledì notte a via Sambuco è stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie.
Tutto sembrava essersi affievolito dopo l’abbattimento del Quarto Sistema da parte della polizia lo scorso settembre. Dopo un periodo di calma apparente, i raid notturni sono tornati a imperversare, in particolar modo nella zona Sud della città.
Tutto è ricominciato lo scorso 23 marzo quando furono fatti esplodere alcuni colpi di arma da fuoco verso un’abitazione in via Cavour. Poco più di due settimane dopo (l’8 aprile) è stato il turno di un’attività commerciale in corso Vittorio Emanuele essere raggiunta da altri proiettili.
Il 13 maggio c’è stato poi il ritrovamento di una bomba carta inesplosa in via Roma. Almeno per stavolta il peggio sembrava essere scampato. Invece, proprio un mese dopo (il 14 giugno), un altro palazzo di un pregiudicato è stato oggetto di un raid. L’escalation è proseguita nel rione Penniniello. Prima un 17enne, lo scorso 19 giugno, è finito in ospedale dopo essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco. Più tardi un giovane è stato salvato da un’agenda, che ha attutito un proiettile che gli era stato sparato contro durante un tentativo di rapina.
Una situazione per nulla semplice a Torre Annunziata, dove sembra essere in atto una nuova faida per il traffico di sostanze stupefacenti. Una città già sconvolta dalla barbara morte di Maurizio Cerrato, lo scorso 19 aprile, che ormai sembra essersi assuefatta alla violenza e all’omertà.
Agiscono di notte mentre tutti dormono. Poi dopo il boato torna la paura. E’ dallo scorso marzo che Torre Annunziata sta ricominciando a vivere in un clima di terrore. L’esplosione di mercoledì notte a via Sambuco è stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie.
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