Una società con quasi 30 anni di attività costretta a emigrare a Boscoreale. E’ il caso del Centro Basket Torre Annunziata, che ha dovuto, gioco forza, dire addio alla sua città di origine. La mancanza atavica di strutture ha costretto Luca Michel La Rocca a trovare una soluzione alternativa. Tutto è cominciato nel corso della primavera del 2019, quando la palestra della scuola media Pascoli è stata ritenuta inagibile dopo un sopralluogo dell’Ufficio Tecnico Comunale.

A quel punto è cominciato il girovagare degli atleti biancoverdi, che hanno dovuto sostenere le partite senza più potersi nemmeno allenare. Sorte ben peggiore per i bambini del minibasket costretti a fermarsi oppure a giocare all’aperto in condizioni davvero complicate. Poi nell’estate successiva è arrivata la mano da parte della Pallacanestro Boscoreale, guidata da un grande del basket vesuviano come Mimmo Castaldi. E’ così nato un sodalizio, che ha cominciato a raccogliere soddisfazioni in tutti i campi della Campania. Solo la pandemia ha fermato la crescita del Cbta-Boscoreale, che era pronto anche a partecipare al campionato di Promozione con i suoi tanti giovani prodotti. Le attività si sono fermate a ottobre, ma con la situazione contagi in netto miglioramento non è escluso che i palloni non possano tornare a bruciare retine.

Non è bastato, come detto, il gran lavoro svolto dal Cbta che era guidata anche dal compianto Pierfrancesco La Rocca. Suo fratello Luca Michel si comunque dato molto da fare. Indimenticabili le quasi 20 edizioni dello Street Basket Village, che hanno colorato per tanti anni la villa comunale di Torre Annunziata con atleti e appassionati di basket che venivano da tutta la Campania. Tanti anche i giocatori che vanno a rimpolpare le varie squadre in regione e fuori. Su tutti il figlio d’arte Renato Quartuccio. Il terzogenito dell’ex arbitro di calcio Virginio sta girando l’Italia raccogliendo sempre più consensi. Quest’anno ha disputato un grande campionato con il Basket San Miniato, sfiorando la serie B. Eppure anche in questo caso le istituzioni oplontine non si sono accorte di nulla