“Sono mancati i presupposti per continuare. Non crediamo che questo rimpasto possa dare una svolta”.

E’ il commento dell’ormai ex assessore Emanuela Cirillo, che ha da poco rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Di colpo Torre Annunziata resta senza alcuna donna in giunta.

“Immaginavamo una sterzata che riteniamo non ci sarà. La scelta è stata quella di essere comunque presenti in Assise con il nostro consigliere Comunale – ha continuato Emanuela Cirillo ma non di legarci a una maggioranza che malgrado le critiche ci ha proposto di rientrare in Giunta. Noi volevamo stare dentro non per una spartizione di potere, ma per fare qualcosa di positivo per la città. Riteniamo che ci sia qualcosa che non va”.

Restano ora i dubbi sui tanti progetti messi in campo proprio dall’assessore Cirillo: “Ho il cuore scuro per tante progettualità che spero non vengano messe nel cassetto. A partire dal Polo della Legalità a Palazzo Fienga, a Villa Tamarisco, alla riqualificazione della Monsignor Orlando e la regolarizzazione delle politiche abitative. Ricordo che grazie a noi anche la Tari è stata abbassata, quando a avevamo tutti contro”.

Si alimentano ora i dubbi sul prossimo rimpasto. Incertezze che rischiano di complicare ulteriormente la situazione, dopo gli ultimi confronti a colpi di “buste”. Il sindaco Ascione infatti ha avuto ieri in buste chiuse le proposte dei nuovi assessori. Una sintesi in grado di soddisfare le esigenze dei gruppi consiliari però resta un rebus da risolvere: “Noi non ci siamo presentati a quel tavolo quando sono state portate le buste al sindaco – ha concluso amaramente la Cirillo - magari nessuno se ne sarà accorto".

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Le dimissioni

Il rebus giunta

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