Prima critica i Giovani Democratici, poi si accoda al documento politico che la giovanile dem ha diffuso tre giorni fa. Il segretario del Pd di Torre Annunziata Antonio Esposito, dopo quattro giorni dalla notizia del passaggio del consigliere Mauro Iovane alla Lega, fa sentire la sua voce. E lo ha fatto nel corso di un direttivo deserto, solo 7 membri presenti su 34, nonostante il tema (ipotesi alleanza PD – Lega) fosse al centro del dibattito politico cittadino da giorni. Una seduta quindi che si è tenuta in via non ufficiale, visto che non c’era il numero legale per votare.

Una presa di posizione tanto tardiva quanto inutile, visto che lo stesso Iovane, dopo un primo tentativo di dichiararsi ancora della maggioranza, alla fine ha deciso di abbandonare la coalizione a sostegno di Ascione e di passare all’opposizione. Una scelta che non gli vieterà di votare a favore dei provvedimenti dell’amministrazione anche dall'esterno della maggioranza. Una decisione, quella del consigliere eletto con la civica 3C, che ha tolto dall’imbarazzo il primo cittadino e l’intera maggioranza che in tre giorni non sono riusciti ad esprimere una opinione chiara rispetto al fatto che a Torre Annunziata si stava palesando un caso nazionale con Pd e Lega alleati di governo.

LA RIUNIONE PD

“Non è stata un relazione introduttiva, ma una vera e propria arringa contro i Giovani Democratici e i dirigenti pd che hanno firmato quel documento”. Questo il commento a caldo di alcuni presenti alla riunione di ieri sera, martedì 17 luglio, circa l’intervento introduttivo del segretario dem Antonio Esposito. “I Giovani democratici non dovevano fare quel comunicato – ha detto Esposito nel corso della riunione -. Così facendo hanno esposto il partito. Avrebbero dovuto aspettare l’interpartitico di mercoledì 18 luglio”. Parole che non sono state digerite né dal segretario GD Avvisato né dagli altri dirigenti che hanno firmato il documento. Anche chi non ha firmato quel documento, ha sottolineato l’errore del partito e dell’amministrazione che in questa vicenda, hanno avuto una linea morbida ed inconsistente, rispetto ad un tema che invece avrebbe dovuto vedere una presa di posizione più netta e definita.

ALTRE ADESIONI ALLA LEGA ALL’ORIZZONTE?

E’ il sospetto che aleggia nella sede Pd nel corso della riunione del Direttivo. E’ se quello di Iovane fosse solo il primo di una serie di passaggi, fatto per testare il terreno politico a Torre Annunziata? Molto più di un sospetto per alcuni, suffragato dal fatto che lunedì sera, alla manifestazione con l’onorevole della Lega Gianluca Cantalamessa, erano presenti diversi esponenti dell’amministrazione Ascione come l’assessore di riferimento di Iovane, l’avvocato Sofia Donnarumma, e il consigliere di Generazione 2.0 Luigi Cirillo. Non una presenza solo di cortesia insomma. Alla manifestazione della Lega era presente anche il Vicesindaco Gaetano Veltro.

I primi “indiziati” sono i componenti del gruppo politico centrista, alleato del PD. Un sospetto supportato anche dal fatto che al momento Iovane passerà nel gruppo misto. Da Statuto infatti, una lista politica che non si è presentata alle elezioni comunali non può formare un gruppo consiliare, a meno che non vi siano almeno due consiglieri comunali. Considerato che la Lega alle scorse comunali a Torre Annunziata non era presente, ecco che a Iovane, per fare il gruppo consiliare, serve un compagno (o compagna) di squadra.

VERIFICA DI MAGGIORANZA

Nel corso della riunione è intervenuto anche il sindaco Vincenzo Ascione (presenti dell’amministrazione anche gli assessori Ammendola e Ruggiero e la consigliera comunale Jessica Lucibelli) che ha aperto ad una verifica della maggioranza. Un primo step ci sarà nel corso dell’interpartitico di mercoledì 18 luglio. A traballare adesso è la poltrona dell’assessore Sofia Donnarumma, espressione della lista 3C che alle comunali ha ottenuto due consiglieri (oltre a Iovane, la giovane Mariagrazia Sannino). Un meccanismo a catena, che potrebbe portare ad una modifica degli equilibri interni alla coalizione e al primo rimpasto dell’era Ascione. Dal direttivo Pd alcuni dirigenti hanno già fatto notare che l’incarico di Donnarumma, nell’ipotesi di rimpasto, spetterà a Partito Democratico: l’anno scorso, in occasione della nomina della giunta, il ps, secondo rumors interni, si sacrificò per consentire di trovare una quadra con le altre forze della coalizione. “Se invece ci saranno altre adesioni alla Lega tra i consiglieri della maggioranza – è il commento di un membro del direttivo – dobbiamo anche prendere in considerazione l’ipotesi di chiudere questa esperienza amministrativa in anticipo”.


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