Torre Annunziata, disastro treni i pendolari: 'Adesso si riparte, ma due mesi da cancellare'
Ingenito: ‘Bluff, i lavori non sono davvero terminati. Vergogna, così si allontano i turisti”
27-10-2022 | di Redazione

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Rabbia e proteste per due mesi di caos trasporti. “Il 31 ottobre sarà ufficialmente ripristinata la linea ferroviaria Torre Annunziata Centrale - Nocera Inferiore”. A dichiararlo è l’ingegnere Fabio Rapuano, rappresentante territoriale di Napoli delle Ferrovie dello Stato. Ma l'annuncio non placa i pendolari.
Ai microfoni del Tg Rai Campania Ripuano ufficializza la data. Dopo due mesi di caos e disagi, una buona notizia per i pendolari. Dal 29 agosto sono costretti a fare i salti mortali per raggiungere la scuola, il posto di lavoro o l’università. C’è chi si sveglia addirittura all’alba per prendere il treno. Ritmi insostenibili che hanno seriamente danneggiati i viaggiatori sia fisicamente che psicologicamente.
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Agostino Ingenito - Comitato Salute e Etica – non ci sta. Nel servizio lanciato dal Tg Rai Campania il consulente amministrativo mette in discussione l’effettivo ripristino della linea. “Non sono convinto che i lavori siano davvero terminati. E se anche fosse, questo non cancella il grave danno che ha subito il territorio. Abbiamo assistito a scene indecorose di turisti spaesati che non riuscivano a capire dove andare”.
La linea storica che consente di viaggiare in treno sia per raggiungere Napoli che Salerno è stata interrotta il 29 agosto per consentire la sostituzione di due ponti difettosi tra Scafati e Angri. Un lavoro di ammodernamento inevitabile e necessario, finalizzato alla riqualificazione delle reti ferroviarie.
Alfonso Tulipano – coordinatore del gruppo pendolari del territorio – per ridurre al minimo caos e disagi propone l’istituzione di un treno veloce che sostituisca la spola tra Nocera e Salerno. “Bisogna pensare a strategie per rendere più veloci i trasporti. Attuare un’idea del genere garantirebbe ai pendolari di quella tratta poche fermate e un servizio ferroviario più veloce. Basta caos e disagi, servono azioni concrete”.
A rimetterci come al solito sono i pendolari che dopo ore di lavoro e di studio devono anche capire come fare per tornare a casa. Intanto, a detta dei vertici delle Ferrovie, il peggio sembra essere passato. Dopo due mesi di passione l'addio ufficiale ai bus sostitutivi.
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