Blitz, intercettazioni, denunce, arresti. A Torre Annunziata le giornate sono scandite dal rumore delle sirene spiegate. Nei quartieri a rischio le operazioni anti-crimine sono all'ordine del giorno: la partita contro i camorristi è ancora aperta. Ma c'è un'arma, probabilmente la più efficace tra tutte, che può fare la differenza. Nella scuola, nei libri e nella cultura c'è l'antidoto per contrastare il veleno che il malaffare ha iniettato nel territorio vesuviano. 

A Villa Cesarano, alla presenza di importanti figure istituzionali e politiche, la presentazione del progetto “Una Rete tra Enti del terzo settore e scuole per fronteggiare la povertà educativa e la Criminalità”. L’associazione antiracket e usura Finetica e la cooperativa sociale Metanova chiamano a rapporto istituzioni locali, politica e chiesa per creare una cordata educativa contro la dispersione scolastica. "Questi sono territori marchiati da un nichilismo dilagante, che non fa altro che produrre una comunità sempre più sola. Oggi si inaugura un capitolo diverso, mirato alla costruzione di una rete - ha dichiarato Nello Tuorto, Presidente di Finetica  - Da questo progetto vogliamo che emerga un noi. Non abbiamo una ricetta perfetta per sconfiggere la criminalità ma lavorando insieme possiamo fare la differenza e dare un futuro dignitoso ai ragazzi".

La cooperativa sociale Metanova, assegnataria nel 2020 a Torre Annunziata di Villa Cesarano, è stata selezionata dalla Regione Campania per l'attuazione del progetto 'Albergo Libertà Gioventù: luogo di incontri, di culture, di memorie, di ricerche' finalizzato alla gestione del bene confiscato e alla creazione di una rete tra istituzioni scolastiche e terzo settore per combattere la povertà educativa. 

Nell'area vesuviana il crimine e la dispersione scolastica sono legati a doppio filo. Per ogni ragazzino che rinuncia ai libri c'è un camorrista dietro l'angolo pronto a reclutarlo. La scuola gioca un ruolo fondamentale nella lotta al crimine. Sviluppare progetti sociali per 'trattenere' i ragazzi tra i banchi di scuola è la chiave per indebolire la criminalità organizzata. "Qui è in gioco il futuro dei nostri ragazzi, siamo tutti chiamati a fare uno forzo - ha sottolineato Mario Morcone, Assessore alla Legalità - Immaginare che il malaffare si sconfigga unicamente con operazioni di Polizia è utopico e non ci porta da nessuna parte. Dobbiamo lavorare al fianco delle famiglie per individuare percorsi sani e validi in cui inserire i giovani. Senza la collaborazione dei genitori non c'è futuro". 

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