È tornata a casa, nella sua Torre Annunziata, dopo oltre 13 anni.

Ha finito di scontare la sua pena Gemma Donnarumma, la moglie del boss Valentino Gionta. A 68 anni e con problemi di salute, nel 2020 fu sottoposta a un intervento chirurgico. Ha scontato gli ultimi anni di carcere a Lecce.

Quando era in libertà ha gestito gli affari del clan per conto del marito mentre era in carcere. Ha sostituito il marito detenuto nelle decisioni più importanti che riguardavano la cosca di Palazzo Fienga. Insieme al marito, dal quale ha avuto tre figli, Aldo, Teresa e Pasquale, ha gestito il clan. Una cupola a impronta familiare la cui storia è iniziata alla fine degli anni Settanta con il contrabbando degli “scafi blu”, ma che ha avuto la sua sublimazione quando alla ribalta arrivò Raffaele Cutolo. I Gionta facevano parte della cosiddetta Nuova Famiglia, insieme ai D’Alessandro, i Giuliano, i Moccia e al boss Carmine Alfieri. Il cartello, la guerra con Cutolo, la vinse.

In basso, il video del suo arresto, avvenuto il 4 novembre 2008 a Palazzo Fienga.


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