Torre Annunziata. Bar centrale dello spaccio in via Vittorio Veneto: ieri gli interrogatori delle tre persone, finite in carcere tre giorni fa dopo il blitz anti-droga condotto dai carabinieri nel pieno del rione murattiano. Si tratta di Giovanni Damiano “Pallino”, il 37enne gestore del “Bar Gigi”, locale ancora sotto sequestro perchè al suo interno, in nemmeno un mese, gli inquirenti avrebbero ricostruito circa 330 episodi di cessione di hashish e marijuana. Assistito dall’avvocato Mauro Porcelli, Damiano si è avvalso della facoltà di non rispondere al giudice. La stessa strategia l’ha adottata il 42enne Salvatore Izzi (difeso dall’avvocato Maria Formisano).

BOLLINO UNICO A PARLARE. Francesco Bollino, 45 anni, difeso dal legale Fabio Ferrante, ha invece ammesso le sue responsabilità rispetto ai circa 8 episodi di cessione di droga contestati dall’accusa. Il suo avvocato ha chiesto gli arresti domiciliari. Il giudice deciderà sulle sorti di Bollino solo domani. Dopo, sarà invece la volta di Francesco Fiorillo (30) e Giovanni Preveggenti (21), entrambi finiti ai domiciliari. Obbligo di firma al termine del blitz, invece, per il 27enne Gianluca Villani e per Giancarlo De Angelis di 28 anni.

L’INCHIESTA. Le indagini, avviate dai carabinieri della stazione di Trecase, sono partite nel febbraio dello scorso anno in seguito al pestaggio del cugino del ras di Boscotrecase, allora sorvegliato speciale. L’uomo fu aggredito in strada da due giovani, con il volto coperto da passamontagna ed uno armato di bastone chiodato. Solo in seguito al pestaggio, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, sarebbero stati individuati i due aggressori: Francesco Fiorillo e Giovanni Preveggenti. 

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

Conclusi interrogatori

I dettagli dell'operazione

L'operazione