“Franco Carotenuto non è un pusher”, semplicemente coltivava marijuana giù in cantina per uso personale. “Va assolto e liberato perché il fatto non sussiste”. E’ finita quasi subito la detenzione ai domiciliari per il 36enne oplontino del “Parco Poverelli”, arrestato il 28 novembre scorso dai carabinieri in via Veneto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti nei popolari rioni della droga a Torre Annunziata.

Franco Carotenuto, con precedenti specifici (l’uomo era già stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi) e difeso dall’avvocato Ciro Ottobre, ha incassato l’assoluzione perché quella ‘piantina’ di cannabis indica, pesante 104 grammi e alta più di un metro e mezzo, la teneva in realtà solo per sé: niente vendita a terzi, nessuna prova dello spaccio di marijuana.

Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, Paola Cervo, che ha respinto le conclusioni della pubblica accusa: il pm aveva chiesto in abbreviato la pena a otto mesi di reclusione per Carotenuto. Il 36enne del “Parco Poverelli” è così tornato libero. All’atto del suo arresto i militari del nucleo operativo di Torre Annunziata, diretti dal comandante Andrea Rapone, gli sequestrarono in casa quasi cinque dosi di marijuana, dal peso complessivo di 3,5 grammi, e 60 euro in contanti ritenuti provento dell'illecita attività di spaccio.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"