Torre Annunziata. Droga al ‘Provolera’, nei guai Colasante: tutti i dettagli
‘Coca’ ed eroina a 20-30 euro. Gli inquirenti: “Gestiva ‘piazza fissa’ nel rione”
17-09-2016 | di Salvatore Piro
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TORRE ANNUNZIATA. Il pusher “sulla cinquantina, dalla barba incolta e brizzolata” nel rione ‘Provolera’ gestiva una piazza di spaccio ‘fissa’. L’aveva allestita all’interno della propria abitazione di via Asilo Infantile. Era lì il deposito. Cocaina, eroina e metadone, solo droghe pesanti. Bastava fermarsi al “vicoletto”, attendere pochi minuti. Poi, Francesco Colasante arrivava. A bordo del suo scooter nero. In testa, invece, un inconfondibile casco giallo oro. Prendeva l’ordine e i soldi. Venti, trenta euro al massimo: il costo di una dose di ‘coca’ e due di eroina. Non scendeva dalla moto e ripartiva. Andava al deposito, prendeva la droga. In dieci minuti tornava al “vicoletto” per la consegna. Arrivederci e grazie.
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L’INDAGINE. Francesco Colasante, 47 anni, torrese doc, secondo gli inquirenti non rappresenta un nuovo insospettabile attivo nei rioni del degrado. A svelarne la personalità criminale e l’efficace modus operandi, le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Torre Annunziata.
I militari hanno notificato al presunto spacciatore un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa lo scorso 13 settembre dal gip su richiesta del pm della Procura oplontina, Emilio Prisco. A ‘tradire’ Colasante, detenuto a Poggioreale, un riconoscimento fotografico e i racconti fatti agli investigatori da alcuni acquirenti del rione ‘Provolera’.
L’ARRESTO. Accusato di spaccio, il 47enne era finito in manette lo scorso 4 luglio. Il giorno prima, addosso a un giovane assuntore, i carabinieri rinvengono 0,2 grammi di cocaina e 0,18 di eroina: quantità minime. Ma il giorno dopo, in via Asilo Infantile, scatta il blitz. E c’è dell’altro. Francesco Colasante, pluripregiudicato per droga, armi, resistenza e ricettazione, in casa nasconde metadone per 37 millilitri.
Inoltre 8 grammi di mannitolo (sostanza usata per il ‘taglio’ della cocaina) e un bilancino di precisione per pesare le singole dosi. Blitz a segno, manette ai polsi. Prima di risalire in macchina, direzione Poggioreale, i carabinieri al ‘Provolera’ scoprono un sistema di controllo per lo spaccio con videosorveglianza.
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