Torre Annunziata, droga, armi e estorsioni: i nomi degli arrestati
Anche baby pusher per vendere cocaina nelle famiglie dello spaccio
05-08-2022 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Armi, droga, estorsioni: blitz dei carabinieri nel quartiere "Poverelli" di Torre Annunziata, dove 18 persone sono state arrestate. L'operazione, secondo quanto riferito dagli inquirenti, arriva a conclusione di un'inchiesta della procura e dei carabinieri di Torre Annunziata, che nelle ultime ore hanno dato esecuzione ad una misura cautelare disposta dal gip. I0 destinatari dell'ordinanza sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo. Il focus degli investigatori ha riguardato il rione popolare "Poverelli" di Torre Annunziata, dove sarebbero state individuate vere e proprie centrali di spaccio.
- Quattro delle diciotto persone finite nel mirino della procura di Torre Annunziata per aver allestito da anni un giro di droga nel popolare quartiere dei "Poverelli" ricevevano il reddito di cittadinanza. Saranno ora segnalate all'Inps per la revoca del beneficio, spiega il procuratore Nunzio Fragliasso. Delle 18 misure cautelari, solo una non è stata eseguita: l'indagato è tuttora ricercato dai carabinieri. Per 16 degli indagati, 5 dei quali già detenuti per altra causa, sono stati disposti gli arresti in carcere, mentre per due indagate il divieto di dimora nella provincia di Napoli, in quanto madri di bambini piccoli. Sono tutti accusati di detenzione e spaccio di cocaina, estorsione, detenzione e porto illegali di armi, per un totale di 60 capi di imputazione, dei quali 58 riguardanti la droga. L'indagine venne avviata alla fine del 2018 dopo il ferimento a colpi d'arma da fuoco di un uomo che stava acquistando droga nel popolare rione "Poverelli", nel centro storico di Torre Annunziata. Gli accertamenti dei carabinieri, attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno documentato un gran numero di cessioni di cocaina, anche da persone che erano agli arresti domiciliari, ad acquirenti provenienti da tutta la provincia di Napoli. A venderla, vari nuclei familiari, tutti residenti ai "Poverelli": famiglie che si avvalevano anche di ragazzi minorenni. Baby pusher che consegnavano la droga direttamente al domicilio dell'acquirente. Più spesso, però, erano i tossicodipendenti a recarsi dai fornitori, in appartamenti protetti da sofisticati - e naturalmente abusivi - sistemi di videosorveglianza. Molte le cautele adottate dagli spacciatori, che usavano un linguaggio criptico: parole come "ambasciata, caffè, toso, biscotto", oppure "pallini", per indicare le dosi.
In trasferta da Torre Annunziata per spacciare a Sorrento sulla bici elettrica
Arrestato Matteo Caruso: nei guai anche Luca Terminiello, pusher 20enne. L’operazione dei carabinieri
I NOMI degli arrestati
Luigi Sperandeo del 1992
Andrea Evacuo del 1979
Rita Ferraiuolo del 1982
Michele Evacuo del 1976
Anna Evacuo del 1975
Ilaria Evacuo del 1992
Pasquale Evacuo del 1996
Italo Evacuo del 1998
Maddalena Gemignani del 1990
Salvatore Carpentieri del 1989
Matteo Fraterno del 1996
Michele Colonia del 2000
Lucia Gallo del 1978
Antonio Langella del 1999
Nicola Apuzzo del 1987
Gennaro Apuzzo del 1992
Divieti di dimora
Maria Perotti del 1994
Giovanna D'Acunzo del 1996
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"