Torre Annunziata. Droga e armi nella roccaforte del clan
La Polizia mette sotto assedio il quadrilatero della carceri. Trovate anche scritte inneggianti ai Gionta
28-09-2018 | di Marco De Rosa
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Venti kg di droga, pistole e oltre 500 cartucce. E’ il risultato dei controlli effettuati dalla Polizia al quadrilatero delle carceri a Torre Annunziata.
Gli agenti sono entrati in un seminterrato con ingresso chiuso ma con un buco nella muratura tale da permettere il passaggio di una persona: in una borsa da ginnastica è stata trovata la riproduzione di una pistola Beretta del tipo di quello in uso alle forze dell’ordine, completa di caricatore di marca Bruni, una sciabola di colore nero, 534 cartucce da fucile tipo caccia di vario calibro e 6 cartucciere.
Non solo armi: nel seminterrato sono state trovate anche tre buste di cellophane, con al loro interno diversi capi di abbigliamento, come felpe e pantaloni da ginnastica per lo più neri o scuri, un cappuccio nonché un passamontagna tipo mefisto: accessori ritenuti utili ad uso rapina.
In un altro stabile passato al setaccio, sono state trovate 165 piante di marjuana, 16 kg di canapa indiana in una busta , 4 kg di canapa indiana già imbustata in confezioni da 1 kg, già pronta per essere venduta. In altre due buste sono state trovate rispettivamente 275 e 270 grammi di canapa e un ventilatore utilizzato per essiccare la sostanza stupefacente. Tutto il materiale trovato è stato posto sotto sequestro.
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In una delle stanze, su una parete vi erano scritte inneggianti la nota famiglia camorristica dei Gionta. I poliziotti hanno accertato che lo stabile era allacciato abusivamente alla corrente elettrica grazie ad un contatore Enel posto al piano terra del palazzo. Tracce e oggetti trovati sul posto come contenitori per bevande, utilizzati presumibilmente dai confezionatori essiccatori, saranno sottoposti all’esame della polizia scientifica.
Le indagini fanno seguito ad una serie di controlli volti alla prevenzione e repressione dei reati di spaccio iniziati l’8 settembre scorso dopo il ritrovamento, nei pressi di piazza Giovanni XXIII, nel “palazzo dei contrabbandieri” di un’altra pistola e relative munizioni. Lo stabile in questione, infatti, si trova dopo di fronte al fabbricato in cui il 16 agosto scorso furono tratti in arresto Vincenzo Di Salvatore e Salvatore Langella per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. In quell’occasione furono trovati circa 3 kg di canapa indiana e 234 grammi di cocaina, ordigni rudimentali, armi da guerra e clandestine: una pistola Beretta calibro 9 con matricola abrasa completa di caricatori e 13 cartucce cal. 9 mm, revolver marca Smith&Wesson cat 24 matricola abrasa, e 5 cartucce, pistola Taurus con matricola abrasa e relative munizioni cal. 40SW.
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