Torre Annunziata, droga e telecamere in un bene confiscato: 'Servono più controlli della Polizia Municipale'
Il Comune chiede un monitoraggio costante. Sorrentino e Nastri: 'Presto atto di indirizzo'
13-10-2025 | di Rosanna Salvi
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“Servono maggiori controlli sui beni confiscati. Spetta alla Polizia Municipale assicurarsi che questi beni, una volta liberati, non vengano nuovamente occupati illegalmente. Presto un atto di indirizzo per chiedere un monitoraggio costante”.
Questa la richiesta del vicesindaco Tania Sorrentino e dell’assessore Luisa Nastri, a pochi giorni dall'arresto di un 18enne che occupava abusivamente un appartamento confiscato in Vico Forni, a Torre Annunziata. Il ragazzo è finito in manette per detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione di munizionamento per armi da sparo e da guerra, furto di energia elettrica e violazione di sigilli. Un quadro inquietante, da cui emerge come un bene confiscato fosse in realtà utilizzato per portare avanti una serie di attività illegali. A supporto di questa tesi, che collega probabilmente il ragazzo agli ambienti criminali oplontini, la presenza di un DVR connesso a un sistema di videosorveglianza con sette telecamere per riprendere le strade intorno al palazzo.
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"Nelle prossime settimane avvieremo una ricognizione approfondita dei beni ricevuti dall’Agenzia Nazionale e non ancora assegnati. L’obiettivo è accelerare le procedure di affidamento al consorzio Agrorinasce, che gestisce i beni confiscati e li restituisce alla collettività. Per gli immobili che, a causa delle loro condizioni o della collocazione poco accessibile, non si prestano a un riuso immediato, stiamo invece valutando soluzioni alternative. Il monitoraggio costante di questi beni spetta alla Polizia Municipale, nell’ambito delle sue funzioni ordinarie di controllo del territorio”, continuano Sorrentino e Nastri.
Durante l'operazione in Vico Forni, gli uomini della Polizia di Stato, coordinati dal dirigente Francesco Cerciello, hanno trovato diversi cellulari, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento della droga, bilancini di precisione, macchina “contamonete” e una considerevole somma di denaro suddivisa in banconote per lo più di piccolo taglio, chiaro provento dell’attività criminale.
“Alla luce di episodi recenti e di altri avvenuti in passato, sarà predisposto un atto di indirizzo specifico che preveda un censimento puntuale dello stato dei beni e una relazione trimestrale sulle loro condizioni", precisano Sorrentino e Nastri. Al termine dei controlli, i poliziotti hanno accertato anche che l'appartamento era alimentato da corrente rubata. Una serie di elementi piuttosto rilevanti, che accendono i riflettori sull'importanza di effettuare un controllo costante sui beni confiscati.
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