TORRE ANNUNZIATA. Traffico internazionale di hascisc dal Marocco e dalla Spagna, con la droga trasportata fino a Torre Annunziata a bordo di lussuosi yacht: condannati ma con ‘sconto’, in Appello, gli 8 imputati travolti dal blitz della Guardia di Finanza del 28 marzo 2013. Antonio Acampa, Antonio Balzano, Natale Cherillo, Gennaro Cimmino, Luigi Gallo, Luigi Genovese, Lucio Sorvillo e Giacomo Urio, hanno tutti visto ridursi le pene dai 4 ai 14 anni, inflitte a vario titolo nel 2014 dal Tribunale di Napoli per produzione e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’accusa di 74 è caduta in secondo grado per il 32enne stabiese Luigi Gallo e per Natale Cherillo, classe’83 di Torre Annunziata, pregiudicato per associazione a delinquere di tipo mafioso e ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan “Gallo-Cavalieri”. Entrambi, difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe De Luca e Giuseppe Ricciulli, e Nando Striano e Gennaro Pecoraro, dopo aver beccato 12 anni dal gip, sono stati rispettivamente condannati a 4 e 3 anni e sei mesi di reclusione “per non aver commesso il fatto”.

LE PENE. Quattro anni e sei mesi al napoletano Antonio Acampa, 13 anni e dieci mesi ad Antonio Balzano di Sarno. E ancora due anni al pregiudicato 47enne torrese Gennaro Cimmino, che per le indagini condotte dalle Fiamme Gialle era a capo del gruppo che agiva per nome e per conto dei “Gallo-Cavalieri”. La droga, secondo l’inchiesta, giungeva al porto di Torre Annunziata sfruttando i contatti diretti in Spagna con Gomez Perez, cittadino iberico che con ingenti mezzi finanziari gestiva il primo passaggio dell’hascisc via mare dal Marocco. Condannati anche Luigi Genovese, Lucio Sorvillo e Giacomo Urio: tutti con pene dagli 8 ai 2 anni di galera.

L’INCHIESTA. Le indagini della Finanza partirono nel 2011, quando i militari sequestrarono all’interno di un box auto a Portici 163 chili di hashisc, due fucili mitragliatori completi di munizioni e bomba a mano. Lucio Sorvillo, poi finito in carcere e residente a Reggio Calabria, era il proprietario del deposito, ma si era nascosto a Torre Annunziata. 

Nei compiti di Cimmino – per le Fiamme Gialle - c’era anche quello di allestire un’imbarcazione di 26 metri da impiegare per il trasporto di tonnellate di stupefacente dalle coste nordafricane a quelle spagnole. Cimmino si rivolse a un noto cantiere nautico di Torre Annunziata, che nell’arco di sei mesi realizzò il potentissimo yacht, capace di raggiungere la velocità di 50 nodi e con a bordo un sofisticato sistema di radar in grado di intercettare qualsiasi imbarcazione. Il 13 gennaio 2012, al largo delle Baleari, una motovedetta della Guardia di Finanza, dopo un rocambolesco inseguimento in mare, riuscì a bloccare l’imbarcazione e l’equipaggio, che intanto si era liberato del carico di 10 tonnellate di hashisc. 

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