Torre Annunziata. Droga in Corso Vittorio Emanuele III: condannato insospettabile operaio pusher. Giuseppe Porta – questo il suo nome – 36enne nato a Pompei ma residente a Torre Annunziata, ha patteggiato due anni di pena sospesa più 4mila euro di multa. Dopo la sentenza, emessa dal giudice monocratico del tribunale oplontino, l’operaio sorpreso dai carabinieri con 126 grammi di marijuana in un borsello griffato ‘Nike’ è tornato in libertà. Porta, da oltre un mese, era infatti agli arresti domiciliari.

L’ARRESTO. Il blitz al Corso, all’interno dell’abitazione di Porta, scattò il 4 maggio. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Torre Annunziata, coordinati dal capitano Andrea Rapone, in seguito ad un’inchiesta lampo salirono sull’attico di un palazzo al Centro.

L’insospettabile operaio, che mai prima di allora aveva avuto problemi con la legge, fu sorpreso sul fatto e ammanettato. In casa, Giuseppe Porta custodiva 126 grammi di marijuana - in parte già suddivisa in dosi - 5,7 grammi di cocaina e due bilancini di precisione. La droga venne ritrovata dai carabinieri nascosta in un borsello della ‘Nike’. Un solo bilancino, invece, il 36enne lo portava con sé, nella tasca dei pantaloni.

Accortosi del blitz, il pusher nel maggio scorso tentò l’ultima strada. Giuseppe Porta cercò infatti di disfarsi della droga, lanciando lo stupefacente sul balcone di un palazzo accanto al suo. Tentativo fallito. Al termine dell’operazione i carabinieri, oltre al borsello pieno di marijuana, gli sequestrarono anche 420 euro in contanti.

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