Torre Annunziata. Spaccio di droga in trasferta, dalle falde del Vesuvio fino a Vairano Scalo, nel casertano: scarcerati Salvatore Esposito, di 33 anni, Gennaro Troncato, di 29, e Crescenzo Gallo, di 45. Tutti con precedenti. I primi due torresi doc, il terzo è di Pompei. Solo Gallo, difeso dal legale Giuseppe De Luca, è tornato completamente libero. Per Esposito e Troncato invece, assistiti dagli avvocati Salvatore Irlando e Roberto Cuomo, il giudice ha disposto il divieto di dimora nel comune di Torre Annunziata.

L’OPERAZIONE IN AUTOSTRADA. Ad arrestare i pusher, nel marzo scorso all’altezza dell’uscita per Caianello sulla statale 608, sono i carabinieri del Nucleo Operativo di Torre Annunziata. La banda fa una sorta di ‘staffetta’ in autostrada: una Ford Ka funge da apriprista, che scorta in autostrada la Fiat Idea guidata dal corriere.

Esposito e Troncato viaggiano sulla Ford, si fermano fuori al casello Pompei-Scavi e contattano Crescenzo Gallo. I pusher parlano, si accordano, poi imboccano la statale in direzione di Caserta. Le auto sospette vengono bloccate dopo un chilometro dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che agli ordini del capitano Andrea Rapone avevano iniziato a seguirli già nei pressi di Pompei. A bordo della Fiat Idea, guidata da Gallo, i militari rinvengono un chilo e 44 grammi di marijuana. Droga forse destinata alle piazze di spaccio del casertano e del basso Lazio.

L’INCHIESTA SI ALLARGA. La ‘staffetta’ insospettisce gli inquirenti, che allargano le indagini. Un mese dopo gli arresti di Esposito, di Troncato e di Gallo, a finire in carcere è Gaetano Maresca, 29 anni, pregiudicato figlio di Giuseppe ‘o saccaro, il ras dei Gallo-Cavalieri ucciso con cinque colpi di arma da fuoco nell’agguato di camorra del 6 maggio 2014 in via Roma. Secondo gli investigatori Maresca, arrestato mentre prendeva un caffè al bar della stazione della “Circumvesuviana” di Torre Annunziata, sarebbe stato il quarto componente della banda. 

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