Torre Annunziata: droga tra le mutandine della moglie. Assolto il ‘corriere’ Gennaro Immobile
Cinquanta grammi di cocaina nascosti in camera da letto. Il giudice: "Stavolta lui non c'entra"
18-12-2015 | di Salvatore Piro
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TORRE ANNUNZIATA. Questa volta Gennaro Immobile, ritenuto in passato tra i “corrieri” di fiducia del clan Gionta, non c’entra nulla con la droga. Il 41enne camionista di Torre Annunziata, finito in manette nel 2009 con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, è stato assolto per i 50 grammi di cocaina rinvenuti dai carabinieri del nucleo investigativo in un cassettino della camera da letto della sua abitazione: la droga era nascosta tra gli indumenti intimi della moglie, Carla Osimo, condannata per questo in Appello a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
LA SENTENZA. Per il gup del Tribunale di Torre Annunziata, Emma Aufieri, Immobile avrebbe avuto stavolta un “comportamento del tutto passivo”. Il camionista, difeso dall’avvocato Ciro Ottobre, all’atto della perquisizione non era nemmeno in casa, ma in cella e in regime di semilibertà: a lavorare per una ditta di autotrasporti di giorno. A dormire in carcere di notte. La pubblica accusa aveva chiesto per Gennaro Immobile, imparentato con persone ritenute vicine al clan camorristico dei Gionta, la condanna in abbreviato a 5 anni e 4 mesi di carcere. Tra 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza.
IL PRECEDENTE. Gennaro Immobile ha già pagato il suo conto con la giustizia. L’uomo finì in manette il 24 luglio 2009, fermato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli ad un posto di blocco in autostrada sulla A1. Immobile guidava un tir pieno zeppo di droga. I militari perquisirono il suo camion, trovandoci stipati, in un doppiofondo ricavato sotto il piano di carico, 453 chili di hashish dal valore di circa 5 milioni di euro. La droga, per gli inquirenti, veniva caricata in Spagna per conto del clan Gionta, decimato quell’anno da 137 arresti in soli 9 mesi e da un meno 80 per cento nella vendita al dettaglio degli stupefacenti al centro storico di Torre Annunziata, tra via Bertone, via Castello e via Roma. Per quel ruolo da “corriere”, pronto a rifornire le piazze di spaccio principali controllate dalla cosca in città, Immobile è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione.
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