Le notti di Torre Annunziata sono diventate terribili. Raid, spari e ritorsioni la stanno facendo da padrone negli ultimi mesi in città. Una guerra per il traffico di droga, che sta tenendo in apprensione tutti, anche le forze dell'ordine.

Tutto è ricominciato lo scorso 23 marzo quando furono fatti esplodere alcuni colpi di arma da fuoco verso un’abitazione in via Cavour. Poco più di due settimane dopo (l’8 aprile) è stato il turno di un’attività commerciale in corso Vittorio Emanuele essere raggiunta da altri proiettili.

Il 13 maggio c’è stato poi il ritrovamento di una bomba carta inesplosa in via Roma. Almeno per stavolta il peggio sembrava essere scampato. Invece, proprio un mese dopo (il 14 giugno), un altro palazzo di un pregiudicato è stato oggetto di un raid. L’escalation è proseguita nel rione Penniniello.

Prima un 17enne, lo scorso 19 giugno, è finito in ospedale dopo essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco. Più tardi un giovane è stato salvato da un’agenda, che ha attutito un proiettile che gli era stato sparato contro durante un tentativo di rapina.

Mentre il 21 luglio si è registrata la bomba carta che è scoppiata all’esterno di un’abitazione in via Sambuco, in pieno quartiere murattiano.

Agosto, invece, è stato caldissimo. L’11 c’è stato un tentativo di rapina nel rione Provolera con un 36enne che è stato ferito a una gamba nel tentativo di difendersi. Il 13 un vero e proprio far west con i colpi di pistola contro un bar in piazza Cesaro e un raid contro un rampollo del clan Gionta. Una settimana più tardi una stesa verso un palazzo destinato a un esponente dei Chierchia-Fransuà.

Di domenica, infine, la notizia di altri colpi di pistola esplosi al parco Trento e il ritrovamento di una bomba, che sarebbe dovuta essere indirizzata verso un’attività commerciale a scopo intimidatorio.

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