A Torre Annunziata sono tantissimi i ragazzi che hanno voltato le spalle alla scuola. Cresciuti a pane e modelli criminali, non sanno che farsene della cultura. I libri restano sugli scaffali a prendere polvere, come un oggetto da arredamento qualunque. Sotto gli occhi indifferenti dei genitori, inizia l'escalation nel mondo del crimine.

"All'istituto Alfieri ci impegniamo quotidianiamente per fronteggiare la povertà educativa. Noi docenti ce la mettiamo tutta per togliere i ragazzi dalla strada, ma da soli non possiamo farcela. La presenza delle istituzioni è fondamentale per garantire un futuro dignitoso alle nuove generazioni. In questa battaglia lo Stato non può e non deve lasciarci soli, piuttosto deve lottare al nostro fianco".

A dichiararlo è Angela Sannino, professoressa di italiano alla scuola media 'Alfieri'. Questa mattina, a Villa Cesarano, la conferenza stampa dell'associazione Finetica per la presentazione del progetto 'Una Rete tra Enti del terzo settore e scuole per fronteggiare la povertà educativa e la Criminalità". I protagonisti della cordata educativa sono proprio i docenti, che avranno il compito di indirizzare i più piccoli verso modelli di vita virtuosi.

“Bisogna collaborare con le famiglie per combattere la povertà educativa. Senza un confronto con i genitori non c’è possibilità di aiutare i ragazzi. Ho davanti agli occhi un territorio disastrato, martoriato dal crimine. La scuola deve aprire un dialogo con politica e istituzioni. Necessaria una sinergia tra poteri per garantire un futuro alle nuove generazioni, senza perdere tempo”.

A parlare è Don Ciro Cozzolino, referente del Presidio Libera di Torre Annunziata. Docente di religione al liceo Pitagora-Croce è in prima linea sul territorio per aiutare i giovani a trovare se stessi. La lotta anti-camorra è una missione di vita per il parroco, in costante dialogo con le forze sociali e politiche per contrastare il malaffare. 

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