Quella di copertina è un’immagine che si commenta da sola. Siamo a Torre Annunziata, quartiere Provolera. Il rione è sui media nazionali ed internazionali negli ultimi mesi per aver dato i natali atletici alla pugile olimpica Irma Testa. Ma questa è il rovescio della medaglia di un agglomerato di case che vive contraddizioni in ogni sua stradina.

Lo stabile in questione è a Piazza Morrone. Al primo piano dovrebbero esserci 4 famiglie rom, al secondo una coppia di anziani torresi. Nel mezzo le scale quasi fatiscenti e due porte che danno su un bagno ed una cucina, poi le stanze vere e proprie. Inutile il sollecito al Comune per risolvere la ‘questione ambientale’. Gli uffici di via Schito li hanno dirottati ai sanitari che hanno alzato le mani. Nelle proprietà private non intervengono.

È una situazione tipo che si ripete in tante altre case del quartiere dove, a farla da padrone, negli ultimi anni, dopo l’azzeramento delle cupole camorristiche locali, è la difficile convivenza tra gli oplontini e le centinaia di persone di etnia rom. È questo il vero problema: una bomba che rischia di esplodere proprio nella zona che, per uno scherzo del destino, porta il nome dialettizzato di ‘polveriera’.

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