Esce dal carcere la sorella del boss e torna a casa a Torre Annunziata Marianeve Chierchia. Il Gup presso il Tribunale di Napoli ha accolto l’istanza di concessione degli arresti domiciliari, presentata dall’avvocato Antonio Iorio del Foro di Torre Annunziata, nonostante la sorella del boss (attualmente ancora ristretto al 41 bis di Parma) abbia incassato, in primo grado, una condanna alla pena di anni 7 e 10 mesi di reclusione. Per gli investigatori strategico il suo ruolo nel traffico di droga. 

Già all’epoca, dopo l’arresto del giugno 2022, la difesa era riuscita a vincere in Cassazione per quanto attiene il delitto associativo e la contestata aggravante dell’art. 416 bis cp.
L’autorità giudiziaria ha condiviso quanto sostenuto dalla difesa della donna, ritenendo gli arresti domiciliari una misura adeguata rispetto al pericolo di reiterazione dei reati. Nonostante il parere contrario della pubblica accusa che ha ripetutamente sottolineato la vicinanza della Chierchia al clan Gionta e la sua precedete condanna per partecipazione all’associazione mafiosa.

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