Esperti a confronto sul piede diabetico il prossimo 16 ottobre al Centro Congressi Nexus del centro Commerciale Maximall Pompeii di Torre Annunziata.

Medici, specialisti e operatori sanitari si riuniranno per discutere del tema “Il piede diabetico, percorso diagnostico terapeutico”, con l’obiettivo di costruire un dialogo costruttivo tra ospedale e territorio e migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da questa complessa patologia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Torre Annunziata, dalla Chirurgia Vascolare dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli e dalla Società Italiana di Flebolinfologia, si propone di favorire la diffusione di buone pratiche cliniche e assistenziali, promuovendo un modello di cura multidisciplinare e integrato.

Dopo l’introduzione del responsabile scientifico Michele Di Lorenzo, sono previsti i saluti istituzionali del sindaco Corrado Cuccurullo, del Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo e del Direttore Sanitario dell’Asl Napoli 1 Centro Maria Corvino, a testimonianza della sinergia tra istituzioni e mondo sanitario.

Il piede diabetico rappresenta una delle complicanze più gravi del diabete mellito, con un impatto notevole non solo dal punto di vista clinico, ma anche sociale ed economico. Le ulcere del piede diabetico sono infatti responsabili di oltre il 50% delle amputazioni non traumatiche degli arti inferiori nei Paesi industrializzati. Nonostante i progressi della medicina, l’incidenza resta elevata, evidenziando la necessità di prevenzione, diagnosi precoce e percorsi terapeutici efficaci.

Durante la giornata di lavori, esperti del settore approfondiranno temi cruciali come le nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, le strategie chirurgiche e conservative, l’uso di medicazioni avanzate e presidi ortesici, e soprattutto la presa in carico territoriale del paziente. Ampio spazio sarà dedicato anche alla discussione di casi clinici, con l’obiettivo di individuare soluzioni operative per ridurre le complicanze e migliorare gli esiti a lungo termine.

Come sottolineano gli organizzatori, solo una collaborazione tra diabetologi, chirurghi vascolari, podologi, infermieri e fisioterapisti può garantire una gestione efficace di questa condizione. Il convegno si inserisce dunque in un percorso più ampio di sensibilizzazione e aggiornamento continuo, volto a mettere al centro la persona e la sua qualità di vita.

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