“Stavo fuori al portone, ancora in pigiama, solo per portare in casa mia figlia di 5 anni. Non mandatemi in carcere”. Ha usato parole semplici e tono sicuro oggi Natale Scarpa, 46enne di via Sambuco, per “giustificare” al giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, Ernesto Anastasio, la seconda evasione commessa nel giro di soli due mesi. In auIa il pm della Procura della Repubblica oplontina, Sergio Raimondi, aveva chiesto il carcere per l’evasore seriale (con diversi precedenti sulle spalle per lo stesso reato, ndr). L’uomo, difeso dall’avvocato Simonetta Vitiello, se la cava invece con il ritorno ai domiciliari per droga. Arresti da scontare sempre in via Sambuco.

LA VICENDA. Il 46enne era stato sorpreso ieri fuori casa dai carabinieri di Torre Annunziata. Natale Scarpa ha fornito la stessa versione anche al momento del suo arresto: “Sono uscito un secondo perché mia figlia è piccola e tornava da una visita medica. L’hanno accompagnata in macchina, ma l’auto era grande e non c’era spazio per fermarla in strada. Stavo da solo, dovevo portare la bambina dentro”. Una spiegazione che forse ha “intenerito” il giudice, che ha così deciso di respingere oggi la richiesta della pubblica accusa.

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